Emergenza zingari in Spagna

Madrid A Madrid e in Andalusia è emergenza zingari: gitani da secoli presenti nella penisola iberica o rom che arrivano da un Italia non più ospitale come un tempo. Mentre sembra che nei dintorni della capitale si stiano stabilendo gli zingari romeni usciti dai nostri confini, in un paesino dell’Andalusia una rivolta anti-gitana ha obbligato alla fuga quasi tutte le famiglie di zingari presenti nella cittadina e soltanto la polizia è riuscita per il momento a calmare la situazione.
Secondo il quotidiano conservatore Abc, nelle ultime settimane varie famiglie di zingari romeni provenienti dall’Italia sarebbero arrivate a Madrid in autobus, in una delle principali autostazioni di lunga percorrenza della capitale per poi dirigersi verso le località di Cañada Real (al Sud) e San Sebastián del los Reyes, situato nella propaggine Nord, dove si è creato un piccolo campo nomadi. Qui, gli zingari sopravvivono prendendo acqua da un pozzo e luce da un generatore, secondo il resoconto del Mundo. Anche altri comuni - Fuentecillas e San Fernando de Henares - si sono lamentati per l’aumento della presenza di questi presunti zingari romeni in campi nomadi già esistenti, e hanno chiesto al questore di intervenire.
A San Sebastián del los Reyes, dove l’ambasciata romena ha contato 48 gitani, per ora non ci sono stati problemi di convivenza, anche se il sindaco Jorge Calderón (Pp) ha chiesto di aumentare la sorveglianza per evitare piccoli furti e scippi che crede vadano irrimediabilmente legati alla presenza del campo. Francisco Santiago, coordinatore di Unión Rumaní, la più importante associazione di gitani spagnoli, dice al Giornale che «i piccoli furti li compiono spesso gitani minorenni» e per questo applaude le misure prese dalla Catalogna.
Un tribunale di Badalona ha infatti decretato la prigione preventiva per otto romeni di etnia gitana per un reato di «furto con violenza e intimidazioni attraverso i propri figli» e per abbandono di minori, che il governo regionale ha già tolto dalla custodia dei genitori. Ma la Procura catalana ha proposto anche di imputare piccoli crimini a minori di 14 anni per fare fronte alla «spettacolare crescita» di reati commessi da bambini sfruttati e obbligati a rubare. Fonti della questura hanno assicurato al Giornale che «per il momento non si è prodotto nessun allarme sociale», legato ai nuovi arrivi.
La situazione risulta essere molto più calda a Castellar, una località andalusa in provincia di Jaén, dove più di settanta dei 93 gitani spagnoli che vivono nel paese sono dovuti scappare per evitare la furia dei cittadini. Gli eventi sarebbero stati originati da una lite tra un gitano spagnolo e un payo (come i gitani chiamano chi non è della loro etnia), poi degenerata in attacchi contro le case degli zingari del paese.

La scorsa domenica si è poi creato un corteo spontaneo per chiedere l’espulsione dei gitani, accusati dalla popolazione dell’aumento di delinquenza a Castellar. Anche se il sindaco ha preso le distanze dai fatti, i cittadini sembrano aver raggiunto lo scopo. Soltanto due famiglie sono rimaste in paese e la Guardia civile protegge giorno e notte le loro case.

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