Bruno De Prato
da Estoril
Presentata al Salone di Ginevra, la Bmw Z4 Coupé ha trovato lincondizionata approvazione del pubblico e degli addetti ai lavori, innanzitutto, per il fascino del progetto stilistico che, pur prendendo le mosse da quello della Z4 Roadster, esprime con grande forza un personalità tutta propria, oltre che terribilmente affascinante. Moderna e classica allo stesso tempo, la Z4 Coupé tiene fede ai canoni più classici dello stile sportivo, con il cofano lungo e ben affusolato labitacolo arretrato e il taglio deciso della coda, sfuggente e dal profilo aerodinamico molto corretto. Ad accentuare il consenso immediatamente sorto attorno a Z4 Coupé è venuto ora lannuncio dei prezzi, competitivi in relazione alla qualità di questa nuova sportiva bavarese: 41.850 euro (3.0 da 265 cv e 59.850 per la M dotata del micidiale 3.2 litri da 343 cv).
Sono due propulsori di assoluta eccellenza, due variazioni sul tema del classico 6 cilindri in linea Bmw in cui gli specialisti di Monaco di Baviera hanno giocato due delle loro migliori specialità. Sul 3.0 è impiegato il sistema Valvetronic, per la variazione della fase di distribuzione e la modulazione della potenza «senza farfalla», per una superiore efficienza volumetrica. Il 3.2 M3 è un campione assoluto dellhi-tech motoristico e ha conquistato a più riprese il titolo di «Motore dellanno», per la raffinatezza della sua costruzione meccanica e per leccellenza della sua termodinamica. Sono propulsori analoghi nella cilindrata e nelle dimensioni, ma con missioni ben separate. Il 3.0 sviluppa la potenza di 265 cv a 6,600 giri, con coppia massima di 315 Nm a soli 2.500 giri. Questi valori indicano che si tratta di un propulsore di straordinaria elasticità, in relazione a una potenza rilevante, la più elevata in questa cilindrata. Il 3.2 M3 eroga i suoi formidabili 343 cv a ben 7.900 giri, cioè è un vero motore da competizione, ma è straordinario anche per il valore di coppia massima (365 Nm) e per il regime a cui viene registrata (4.400 giri).
Il nostro test in terra portoghese è stato dedicato primariamente alla potente, travolgente Z4 M Coupé. Il percorso di prova si è rivelato ben variato, tra strade e autostrade dallandamento sinuoso, su cui è stato possibile avere una prima misura delle straordinarie doti di bilanciamento dellautotelaio Z4 Coupé che, rispetto a quello della Z4 Roadster, può anche far conto su una scocca che vanta un valore di rigidità torsionale doppio, a tutto vantaggio della nitidezza della risposta allo sterzo e della precisione delle reazioni dinamiche, sia sul misto stretto che, ancora di più, sul veloce. Il potenziale espresso dal formidabile 6 cilindri Bmw M3 è straordinario, perché, a doti di accelerazione che tolgono il fiato e a una velocità massima limitata elettronicamente a 250 orari, associa doti di elasticità insospettate in un propulsore dalla potenza specifica ben superiore a 100 cv/litro. La progressione attraverso le marce è travolgente e la risposta in potenza si porta su livelli di densità molto consistenti appena sopra i 2.500 giri. Eccellenti la finizione interna e largamente superiore alle aspettative il comfort, cui contribuiscono sedili dalla perfetta configurazione anatomica. Buono anche lisolamento acustico dellabitacolo. La parte migliore del test è stata, ovviamente, quella svolta sulla pista dellEstoril. Qui abbiamo potuto scatenare tutta la potenza della Z4 M Coupé. Eliminato lausilio del sistema ESP, abbiamo potuto saggiare allestremo le doti dellautotelaio, che ha mostrato virtù eccellenti di nitidezza dinserimento in traiettoria e di tenuta alle accelerazioni laterali in curva.
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