Endesa, i tedeschi di E.On fuori gioco

da Milano

Enel cresce ancora in Endesa, mentre E.On viene fermata nel suo tentativo di acquistare azioni fuori dall’Opa. Ma i tedeschi smentiscono: non abbiamo chiesto nessuna autorizzazione. Intanto a Madrid scoppiano le polemiche: l’opposizione accusa il governo di aver favorito il gruppo italiano, il ministro Pedro Solbes replica: «È tutto secondo la legge».
L’Enel ha infatti raggiunto ieri il 22% di Endesa con un contratto di share swap con Mediobanca per un ulteriore 0,43% del capitale, dopo il 4,58% prenotato ieri sempre con Piazzetta Cuccia, assieme al 7% con Ubs. Il gruppo guidato da Fulvio Conti aveva inoltre annunciato martedì di aver acquistato il 9,9% del capitale della società madrilena. Fino a questo momento l’esborso complessivo raggiungerebbe i nove miliardi di euro. In questo modo si avvicina ormai all’obiettivo dichiarato del 24,9%, soglia oltre la quale scatta l’obbligo di Opa.
Ma è il mondo politico a fare le mosse più importanti. Solbes ha anche affermato che il governo di Madrid intende portare al 30% il tetto oltre il quale scatta l’obbligo di Opa: «Questa è la legge che abbiamo e la modificheremo per aumentare il tetto al 30%» ha detto. E lunedì il ministro Padoa-Schioppa sarà in Spagna per incontrare lo stesso Solbes e rappresentanti delle imprese spagnole.
In ogni caso l’Enel deve ora attendere il via libera delle autorità spagnole per compiere nuovi passi avanti. Innanzi tutto la società ha dovuto limitarsi a uno share swap tra il 9,9 e il 22% perchè oltre il 10% deve ottenere l’autorizzazione a esercitare i diritti di voto, chiesta giovedì. Poi si dovrà valutare la compatibilità con il controllo di Viesgo. E infine, poichè Madrid può bloccare i diritti di voto nelle società in cui ha una partecipazione (e in Endesa l’ha attraverso Sepi), anche qui ci vorrà un via libera, che viene dato per quasi certo. Tutti nodi che si potrebbero appunto sciogliere lunedì. «Spero e spingo affinchè si abbiano sempre meno ostacoli pubblici alla formazione di un vero mercato europeo» ha detto ieri il presidente del Consiglio, Romano Prodi.


Intanto, secondo un’indagine Doxa, oltre il 70% degli italiani promuove la scalata dell’Enel su Endesa: il 72,7%, infatti, si attende dei benefici, mentre il 27,3% pensa che non ce ne saranno.
Per il quotidiano spagnolo El Mundo, infine, «Enel può già controllare Endesa con l’aiuto di Acciona (che ha il 21%, ndr) e dello Stato», rendendo «materialmente impossibile» per E.On la scalata al gruppo spagnolo.

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