Enel, sottoscritto il 99% dell’aumento E la Borsa festeggia

Enel chiude l’aumento di capitale con una sottoscrizione attorno al 99,5 per cento. La Borsa festeggia con un balzo dell’azione del 4,6%, a 3,68 euro, il miglior risultato tra i titoli ad alta capitalizzazione: nella seduta sono passati di mano 130 milioni di pezzi, contro una media di 68 milioni dell’ultimo mese. I ribassi delle settimane scorse erano anche dovuti al timore di un grosso inoptato che avrebbe potuto scaricare fra un anno una massa di titoli sul mercato, dopo la scadenza del lock up sottoscritto dal consorzio di garanzia. Pericolo scampato alla grande: buona parte dei piccoli azionisti Enel sono cassettisti e ben difficilmente venderanno in tempi rapidi. Gli analisti in ogni caso sono convinti che ora il titolo dovrebbe essere avviato verso un rapido recupero.
Per Enel è anche un grosso segnale di fiducia in un momento di crisi: i risparmiatori hanno accettato di scommettere sulle prospettive aperte dall’espansione in Spagna. E a questo proposito giovedì Enel ha annunciato che il 25 giugno verrà perfezionato l’accordo per l’acquisizione dell’ultimo 25% di Endesa che era in mano ad Acciona. Nello stesso giorno Acciona riceverà gli asset idroelettrici e le fonti rinnovabili previste dall’accordo.
Per l’ad Fulvio Conti l’aumento è un grosso passo avanti verso la riduzione del debito e la conservazione di un rating elevato, che è uno dei cardini della politica finanziaria del gruppo. Con le dismissioni attuate e o in programma l’esposizione verso le banche dovrebbe scendere intorno ai 50 miliardi. Poi, prevedibilmente quest’autunno, potrebbe partire un’offerta di obbligazioni destinate ai risparmiatori che permetterebbe di spalmare il debito su un periodo più lungo (e forse anche a tassi più favorevoli per il gruppo). Il successo dell’offerta di bond Eni fa pensare che anche in questo caso non ci dovrebbero essere problemi, pure con un collocamento di titoli consistente.
Infine lunedì Enel metterà in pagamento il dividendo: la cedola per l’intero esercizio 2008 è di 0,49 euro, di cui 20 già distribuiti in acconto lo scorso autunno. Gli azionisti riceveranno così un saldo di 0,29 euro. Fino al bilancio dello scorso anno era previsto un dividendo fisso di 0,49 euro, dall’esercizio 2009 è stato invece stabilito un pay out (una quota) del 60% dell’utile netto consolidato ordinario. Il rendimento del titolo ai valori attuali è del 5,7%, ben superiore a quello dei titoli pubblici. E anche in caso di recupero della quotazione, come prevedibile, il rendimento dovrebbe rimanere interessante.

Enel non sarà comunque l’unica società energetica a distribuire il dividendo: sono in arrivo anche quelli di A2A, Enìa, Iride, Tenaris e Terna. Enìa quest’anno ha aumentato la cedola del 78%, Terna del 4,6%, mentre quello di A2A è invariato rispetto all’esercizio precedente.

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