Paolo Giovanelli
da Milano
Entro questa settimana il governo di Madrid comunicherà la sua decisione sullOpa che Gas Natural ha lanciato su Endesa. È opinione comune che ci sarà un via libera, anche perchè lesecutivo guidato da Zapatero vede di buon occhio la creazione di un campione nazionale. Se mai cè curiosità sullesito dellOpa che non potrà comunque essere lanciata prima di fine primavera o di inizio estate. Sia i vertici di Endesa, sia quelli di Gas Natural, ostentano la sicurezza di vincere la battaglia. Nel frattempo i gruppi concorrenti si stanno posizionando in vista dei contraccolpi che la conclusione della vicenda potrà provocare. E ieri lamministratore delegato Enel, Fulvio Conti, in unintervista al quotidiano economico spagnolo Cinco Dias ha detto che il gruppo italiano è interessato agli asset che dovranno essere messi sul mercato in caso di successo dellOpa. Il governo spagnolo, infatti, sarebbe intenzionato a dare il via libera allOpa, condizionandolo però allannullamento del patto tra Gas Natural e Iberdrola che prevede appunto il passaggio di alcuni asset di Endesa al secondo per evitare gli scogli dellAntitrust. Madrid, invece, intenderebbe mettere sul mercato centrali per circa 4.900 megawatt, il 50% di Endesa Italia, oltre al 65% della francese Snet controllato dalla stessa Endesa.
«L'Opa di Gas Natural su Endesa è un'operazione di mercato e spetta agli azionisti deciderne l'esito - ha dichiarato Conti a Cinco Dias - per noi è importante che questa operazione si traduca in una maggiore concorrenza sul mercato spagnolo e consenta agli operatori di dimensioni più ridotte, come Enel Viesgo, di crescere. Enel dispone delle risorse finanziarie, tecniche e gestionali per avere un ruolo di maggior rilievo in Spagna attraverso l'acquisto degli asset di Endesa che Gas Natural dovrà cedere». Attualmente, attraverso Viesgo, Enel ha una quota del 4% del mercato spagnolo dellenergia: se acquisirà i 4.900 Mw salirà al 13,5%. Gli asset di Endesa potenzialmente in vendita (Spagna, Francia e Italia sommate) sono valutati complessivamente 8 miliardi. Enel, ovviamente, non può essere interessata a Endesa Italia, che fa gola invece ad Asm Brescia, come ha confermato lad e presidente Renzo Capra.
Se Conti riuscisse nel suo obiettivo, linternazionalizzazione dellEnel farebbe un grosso passo avanti: la società diventerebbe il terzo produttore elettrico spagnolo dopo Gas Natural-Endesa e Iberdrola e potrebbe acquistare il 100% di Snet, posizionandosi bene sul mercato francese.
Ed è proprio in Francia che lEnel sta giocando laltra partita strategica: quella del nucleare di nuova generazione. Dopo la pausa dovuto al collocamento sul mercato di una quota del capitale Edf, le trattative sono ripartite, ma a quanto pare sono anche estremamente complesse: italiani e francesi stanno cercando un accordo della durata che si dice di 40-60 anni.
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