Eni, in inverno meno gas alle centrali
25 Agosto 2006 - 00:00I produttori dovranno ridurre lenergia destinata allesportazione
Paolo Giovanelli
da Milano
Scaroni muove a dà scacco: la mossa dellEni di chiedere alle imprese produttrici di energia e ai distributori di metano di indicare quali saranno i possibili consumi del prossimo inverno, chiedendo dei risparmi per non arrivare a intaccare le riserve strategiche come è avvenuto nel febbraio scorso, potrebbe rivelarsi anche una mossa di marketing in grado di spiazzare molti concorrenti. Tutto nasce dal fatto che nellinverno passato i consumi di gas sono saliti anche perchè le centrali elettriche lo utilizzavano per produrre elettricità da vendere allestero dove veniva pagata meglio. Ora si cercherà di limitare questo fenomeno, che tra laltro rientra perfettamente nelle logiche di mercato, ma che incide sulle disponibilità di gas. Anche perchè stanno entrando in funzione nuove centrali elettriche che aumenteranno i consumi.
«La partita sulle forniture di gas» titolava ieri Quotidiano energia, che ha sollevato il caso. Secondo quanto affermava larticolo on line, lEni avrebbe annunciato «un taglio delle forniture dellordine del 25-30% rispetto al passato, con prezzi peraltro in aumento». Secondo alcuni grandi acquirenti di gas interpellati dal Giornale, il taglio delle forniture sarebbe in molti casi inferiore, intorno al 10-15% rispetto allannata scorsa, con una clausola: se i consumi saliranno oltre la soglia prevista il prezzo praticato sarà pari a quello delle risorse strategiche, cioè molto più alto di quello pagato normalmente. Una scelta che difficilmente andrà ad incidere sullattività dei grandi attori (come Enel o Edison) che possono ricorrere al carbone e allolio combustibile, ma che potrebbbe toccare quelli di taglia minore che usano il gas per produrre energia e per rivenderlo alla clientela industriale. In questo caso, dovranno decidere se venderlo sul mercato o usarlo nelle centrali: la scelta più probabile sarà la seconda. E i clienti per trovare il metano dovranno rivolgersi direttamente allEni che ha gli stoccaggi di modulazione di maggiore capacità. Tra laltro lEni, proprio grazie agli stoccaggi, presumibilmente non dovrà limitare la produzione delle proprie centrali.
Insomma, questinverno Scaroni si prepara a giocare da vincitore sia sul fronte del gas, sia su quello dellelettricità. Ma potrebbe rivelarsi una vittoria di Pirro. Ancora ieri sera un importante manager del settore diceva al Giornale: «Sono anni che chiediamo allAutorità e al governo di cambiare le regole del gioco degli stoccaggi, le priorità della gestione devono essere altre». E se passerà questa linea la «partita» del gas potrebbe cambiare.