Il successo del bond Eni in fase di collocamento (chiuso oltre dieci giorni prima della data prevista) pesa sui rendimenti dellobbligazione. Fissati ieri i valori delle cedole: la tranche a tasso fisso pagherà un rendimento lordo finale del 4%, mentre per la tranche «variabile» il primo pagamento (il prossimo 29 dicembre) garantirà un rendimento lordo del 2,244%. Il premio, sul tasso di riferimento, è dello 0,89%, dunque nella parte bassa della forchetta anticipata dallazienda, compresa tra lo 0,85% e l1,35%.
Come diversi esperti avevano previsto qualche giorno fa, non si tratta di rendimenti esaltanti. Forse famiglie e piccoli risparmiatori speravano in qualcosa di più, visto che un titolo di Stato con la medesima scadenza, un Btp al 2015, paga attorno al 3,5%. Secondo Mauro Vittorangeli di Allianz Global Investors Italia «i livelli sono comunque coerenti con gli attuali valori di mercato e il bond Eni risulta interessante se confrontato con i rendimenti offerti da emittenti europei dello stesso settore».
I rendimenti resteranno probabilmente schiacciati verso il basso ancora per un po, fanno notare altri operatori. Il costo del denaro non dovrebbe risalire troppo velocemente, mentre la domanda per le obbligazioni Eni resterà forte anche sul mercato secondario, frenando eventuali movimenti verso lalto delle cedole. Dunque un buon affare, sicuramente per Eni che raccoglie denaro a costi relativamente bassi.
Eni non esalta gli investitori Cedola bond al 4% lordo
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