Instagram, ecco la mappa per trovare gli amici: come funziona la novità

Sono già in tanti sui social network a lanciare l'allarme privacy e a consigliare di non attivare la funzione

Instagram, ecco la mappa per trovare gli amici: come funziona la novità
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Tra le novità lanciate all'inizio del mese di agosto su Instagram, una di quelle che ha attirato maggiormente l'attenzione, suscitando più di qualche perplessità per quanto concerne la questione "privacy", è senza alcun dubbio l'opzione "Map".

Instagram Map

Dopo aver tratto in modo evidente ancora una volta ispirazione da Snapchat, esattamente come accaduto nove anni fa per le "Stories", gli sviluppatori di Meta hanno implementato una funzione che consente agli utenti di condividere la propria posizione con alcuni contatti selezionati: a differenza di quanto accade con Snap Map, tuttavia, il sistema non aggiorna in tempo reale la collocazione, ma lo fa solo nel momento in cui viene aperta l'applicazione. "Condividi la tua posizione con gli amici e guarda cosa succede intorno a te sulla mappa di Instagram", si legge nel post di X, "e se sei un genitore e hai impostato la supervisione per tuo figlio adolescente, puoi decidere se può condividere la sua posizione e con chi".

Un elemento di novità rilevante è dato dalle "Note" che si possono inserire nella mappa, ovvero dei brevi messaggi da apporre in luoghi specifici per fornire una recensione della propria esperienza: ciò che può accadere, per esempio, per un locale da consigliare agli amici o per un monumento o una località che ha colpito il modo particolare l'utente per la sua bellezza. Quasi come se si trattasse di una sorta di guida turistica interattiva, che si arricchisce di informazioni a seconda dei profili con cui si è connessi tramite il social targato Meta.

Il problema privacy

Non è tutto oro quel che luccica, e in tanti hanno già lanciato l'allarme per le ripercussioni che una funzione del genere può avere sulla vita quotidiana delle persone. Nella Instagram Map confluiscono due tipi di interazione: una condivisione attiva, che mostra i luoghi taggati nei post o nelle Stories, e una passiva che consente ai contatti di sapere dove si è aperta l'app l'ultima volta, anche solo per controllare il contenuto.

Ed è proprio questo aspetto a generare maggiore preoccupazione: a lanciare l'allarme al Washington Post è Tracy Chou, l'ideatrice e responsabile di "Block Party", applicazione che si occupa della gestione della privacy sui social media. Il rischio che si corre in questi casi è quello di condividere informazioni che di solito terremmo solo per noi, come può accadere per un appuntamento privato di qualunque genere: "Questo meccanismo spinge all’oversharing, rendendo difficile gestire chi vede cosa", spiega l'esperta. Senza considerare che, incrociando i dati, chiunque potrebbe risalire ai luoghi più frequentati e localizzare l'indirizzo di casa, quello del lavoro o la scuola frequentata, coi rischi che ciò potrebbe portare.
Al momento la funzione è in fase di uscita solo Stati Uniti, ma presto potrebbe essere distribuita anche in Europa. Qualora si volesse disattivare la mappa, è sufficiente cliccare sulle "Impostazioni" e selezionare "Nessuno" nell'opzione "Chi può vedere la tua posizione". È anche possibile disattivare la geolocalizzazione per l'app direttamente dal menu privacy del cellulare.

La replica di Meta

"La posizione sarà condivisa solo se decidi di farlo e solo con un gruppo limitato di persone da te scelto", ha dichiarato Adam Mosseri, ribadendo quindi che la condivisione è disattivata di default e che sarà l'utente a scegliere eventualmente a chi fornire tali informazioni.

Oltre ciò, hanno specificato gli sviluppatori, la posizione verrà conservata per un massimo di 3 giorni, e tutti i dati non verranno utilizzati per scopi pubblicitari. Ciò nonostante sono numerosissimi gli utenti a continuare a manifestare sui social tutta la propria perplessità, sottolineando i rischi che potrebbero derivare da una condivisione involontaria.

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