E.On cede alle municipalizzate tedesche la sua rete del gas per 2,9 miliardi

Tempo di vendite per e.On, il gruppo energetico tedesco che prevede di cedere o scambiare asset per 10 miliardi di euro entro il prossimo anno per ridurre l’indebitamento e soddisfare le richieste dell’Antitrust tedesca. Tra le cessioni è inclusa anche quella della propria rete italiana del gas: la conclusione delle trattative dovrebbe avvenire entro il prossimo anno. Ieri ha annunciato la cessione della rete del gas della controllata Thuga a un consorzio formato dalle due utilities regionali Integra e Kom9 per 2,9 miliardi di euro. Dalla cessione sono escluse Gasag Berliner, Heag Suedhessiche, Stadtwerke Duisburg e Stadtwerke Karlsruhe. I partner del consorzio Integra (le utilities di Hannover, Francoforte e Norinberga) acquisiranno ciascuno il 20,75%, mentre a Kom9 andrà il 37,75 per cento. La transazione dovrebbe concludersi entro il 2009.
Nel 2008 Thuga ha fornito 2,9 milioni di clienti nel gas e 3,5 milioni nell’elettricità, posizionandosi al quinto posto tra le società energetiche tedesche.
Ma per e.On i cambiamenti non sono finiti: due giorni fa è stato infatti annunciato che l’attuale amministratore delegato, Wulf Bernotat, lasci il vertice il prossimo 30 aprile. Al suo posto andrà Johannes Teyssen. Ieri il gruppo ha presentato i risultati semestrali che sono in miglioramento grazie soprattutto alle controllate estere (Italia, Spagna, Francia e Russia), mentre prevede di chiudere l’anno con un calo dei profitti netti contenuto tra il 5 e il 10 per cento.
E.On conta anche di cedere o di scambiare con altri gruppi del settore 1.

800 megawatt entro il 2009 per arrivare, nel 2010, a un disinvestimento totale di circa 5mila Mw: un’operazione che dovrebbe procurare liquidità per non meno di due miliardi di euro. Sempre il prossimo anno dovrebbe essere ceduta la rete elettrica ad alta tensione per far fronte alle richieste dell’Antitrust.

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