Le epiche pedalate sul Bondone

Rolly Marchi

L’associazione dei

«Bondoneri», gli amici da sempre affezionati a questa bella montagna capitanati dal maestro di sci Lino Nicolussi, ha deciso di ricordare in modo perenne un episodio del Giro d’Italia, la tappa che nel mese di giugno del 1956 iniziò a Merano, proseguì attraverso il Passo di Costalunga, dove nevicava, discese in Val di Fassa, risalì verso il Passo Rolle e poi il Passo della Gobbera e del Broccon, per riscendere in Val Sugana, dove ormai la bufera era al suo massimo tanto da sradicare robusti alberi. A quel punto i corridori dovevano ancora affrontare la salita che da Trento porta al Monte Bondone. Metà si ritirarono, altri si fecero aiutare da spinte e da macchine, il solo che veramente pedalò per 240 chilometri fu il campione lussemburghese Charlie Gaul, che vinse e indossò la maglia rosa.
Per ricordare la straordinaria impresa, le autorità trentine e i «Bondoneri» gli dedicheranno oggi ufficialmente la tortuosa strada incastonando una lucente targa con la scritta «Salita Charlie Gaul».

Centinaia di appassionati ciclisti e alpinisti saranno presenti alla cerimonia il cui ospite d’onore sarà proprio Charlie Gaul, con brindisi e applausi all’albergo Montana del Vason.

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