Epidemia nella casa di cura, si indaga su tre anziani morti

Una devastante intossicazione alimentare è esplosa poco dopo la metà di maggio all’interno della casa di cura Palazzolo nella via omonima, tra piazzale Accursio e il Portello. Colpevole: la maionese del vitello tonnato. All’interno dell’istituto, specializzato nella riabilitazione di pazienti spesso molto anziani, l’intossicazione avrebbe colpito duecentocinquanta pazienti. Tre di questi sono morti. In assenza di autopsia, per ora è difficile dimostrare un collegamento diretto tra l’intossicazione e i decessi. La direzione nega una relazione. Ma il passaparola tra i pazienti e le loro famiglie sta creando, inevitabilmente, rabbia e preoccupazione.


Oggi l’istituto è controllato dalla Fondazione don Carlo Gnocchi, e ospita complessivamente ben 900 anziani: tra questi, molti in condizioni drammatiche, malati terminali, in stato vegetativo, segnati dalla sclerosi multipla. Un lavoro, come si può intuire, che avviene in un contesto duro e faticoso. Ed è in questo contesto che esplode il caso del vitello tonnato.

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