Gianni Mozzo
A una certa età, specialmente dopo i settantanni, il nostro corpo va incontro a profondi cambiamenti. La massa magra, in particolare la massa muscolare, si riduce notevolmente, perché il metabolismo proteico è alterato. Cè anche una netta diminuzione dellappetito. Nello stomaco non si produce quasi più lacido cloridrico e scema la capacità di digerire le proteine. Nella popolazione geriatrica, secondo molti studi internazionali, la malnutrizione supera spesso la soglia del 50 per cento.
Il professor Marco Trabucchi, presidente della Società italiana di gerontologia e geriatria, ha sostenuto in un recente convegno che lalimentazione è fondamentale per il benessere degli anziani e che «la società ha il dovere di promuovere abitudini e comportamenti che possano favorire la prevenzione di gravi malattie, in particolare di tumori maligni».
Una ricerca realizzata - con il contributo educazionale di Sanofi-Aventis su mille anziani - ha confermato che una corretta nutrizione rappresenta il modo migliore per prevenire le neoplasie. La dieta «scorretta», in particolare, è responsabile di almeno il 40 per cento dei decessi provocati da un tumore maligno (i tumori della sfera digestiva sono, in questa prospettiva, i più frequenti).
Gli esperti di Aiote, che è lAssociazione italiana per loncologia della terza età, hanno elaborato una tabella che intende rendere «sicuri» i consumi alimentari. Ecco alcune regole fondamentali:
- consumare regolarmente riso, pane e pasta;
- dovendo scegliere tra pesce e carne, va preferito il pesce, che è più digeribile. Le carni, infatti, possono essere sconsigliate a coloro che hanno una cattiva dentatura;
- i legumi, in particolare piselli, fagioli e ceci, non hanno controindicazioni.
- tutte le verdure, crude e specialmente cotte, rappresentano una buona scelta alimentare e sono facili da digerire e da assimilare.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.