Un’estate all’insegna dei black-out

Caro sta costando ai romani l’essersi messi al passo con i tempi. Il passaggio dall’era del ventaglio a quella del condizionatore 11.000 Btu ha fatto tornare di moda torce, cerini e candele. Si sa, il servizio erogato arranca, di centrali nucleari manco a parlarne, l’aria condizionata succhia energia e cresce così il rischio di black-out. E se solo una minima parte di ciò che Acea ed Enel annunciano, non proprio palesemente, sui loro siti dovesse verificarsi, potrebbero essere dolori per l’utente. Si chiamano «eventuali distacchi programmati», e solo l’ipotesi (in questa settimana piuttosto remota) che vengano ordinati fa venire il mal di testa.
«Le interruzioni - fa sapere l’Acea - saranno eseguite a rotazione su tutta l’utenza secondo turni della durata di 90 minuti. Gli orari seguono variazioni stagionali, nel periodo estivo l’intervallo è 9–18. In una tabella viene riportata un’indicazione di massima delle zone in cui verrà tolta l’alimentazione qualora il piano dovesse essere applicato con il “primo livello di severità”».
Esempio, oggi giovedì sono annunciate dalle 9 alle 18 possibili interruzioni all’Appio, Cecchignola, Salario, Nomentano, Trieste, Villa Borghese, Esquilino, Foro Italico, Medaglie d’Oro, eccetera. In pratica l’azienda erogatrice si mette al riparo da ogni eventuale necessità di distacco elencando la capitale tutta. Il rischio è quello di mancare la registrazione programmata di un film, o di avere l’acqua meno fresca del solito in frigo. Ma può succedere anche di rimanere chiusi nell’ascensore. Peggio ancora se i distacchi diventano realmente programmati, e dunque annunciati per certi sul sito web, come già si ipotizza per l’ultima decade di luglio da sempre periodo più caldo dell’anno. Qualcuno potrebbe pensare di andare a fare una visitina agli appartamenti in zona con l’allarme ufficialmente fuori uso (e con le assicurazioni pronte a valersi di ciò che «era stato pubblicato dall’azienda erogatrice). Ce n’è da preoccupare una capitale.
Dal canto suo, l’altro gestore, l’Enel fa le cose meno in grande e pubblica nel suo sito il «Piano salva black out» predisposto per ridurre in caso di necessità i carichi di energia elettrica e per evitare che si verifichino interruzioni. Il piano viene applicato da Enel su disposizione di Terna. Si clicca sulla nostra regione e si va alla provincia desiderata (per ora i capoluoghi non sembrano essere stati attivati dal servizio) e appariranno le fasce orarie settimanali dei possibili distacchi. Esempio, domani a Frosinone la fascia a rischio è serale: 19,30-21. Sabato, invece, rischio di interruzione di corrente dalle 10,30 alle 12 e dalle 15 alle 16,30.
Intanto, molti romani che abitano in centro sembra abbiano risolto definitivamente il problema con la centralina di piazza Venezia. Dopo il black out di venerdì, ieri è stata effettuata la manovra di contro-alimentazione che dovrebbe permettere di riportare la corrente elettrica dalla rete munita di by-pass a quella ufficiale e definitiva.
A tutti i romani vale comunque la pena di consigliare l’acquisto di un robusto stabilizzatore di corrente.

Li vendono gli ormai pochi negozi di alta fedeltà (ma sono piuttosto costosi) o le grandi catene di prodotti industriali. Controllano la tensione di rete in casa e permettono di evitare i rischi di un corto circuito alle apparecchiature quando c’è una improvvisa mancanza di corrente elettrica. Non si sa mai, con questi black-out di oggi.

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