Scontri ad Atene. Merkel: "Aumenterei aiuti alla Grecia, ma attendo la troika"

Samaras: "La Grecia pronta a rispettare i suoi impegni". La cancelliera tedesca: "La Germania ha fiducia nella Grecia che ha fatto molto ma molto resta ancora da fare"

Scontri ad Atene. Merkel: "Aumenterei aiuti alla Grecia, ma attendo la troika"

Atene blindata. Le autorità hanno dispiegato nella capitale greca settemila poliziotti e hanno impedito gli assembramenti pubblici e le manifestazioni in gran parte del centro e nel raggio di 100 metri dal percorso che sarà seguito dal corteo di Angela Merkel. Tuttavia, si calcola che siano 40mila gli attivisti che hanno ignorato il divieto di manifestare imposto dal governo.

La cancelliera tedesca è arrivata alle 13:30 ora locale (le 12 e 30 in Italia) per incontrare il premier Antonis Samaras al Megaro Maximou, il palazzo del governo di Atene. Il premier, dopo l'incontro, ha dichiarato che "la Grecia è pronta a rispettare i suoi doveri e non chiede altri soldi" e il fatto che la
cancelliera tedesca sia oggi in Grecia "è la prova che non siamo in quell’isolamento politico vissuto negli ultimi mesi: abbiamo fatto degli errori ma abbiamo subito un isolamento che non meritavamo".

Angela Merkel ha ribadito: "In Germania tutto il governo ed il Parlamento hanno fiducia in quello che la Grecia può fare. Siamo al vostro fianco ma Atene deve fare la sua parte. La Germania cercherà di risolvere i problemi insieme alla Grecia che ha fatto molto ma molto resta ancora da fare. Quello che è in gioco adessp è l'unione europea". Inoltre, la cancelliera tedesca si è detta favorevole ad "aumentare gli aiuti destinati alla Grecia, i requisiti al momento ci sono, tuttavia dobbiamo aspettare la relazione della troika".

Ieri sera circa duemila persone hanno manifestato pacificamente nel centro di Atene contro la visita del cancelliere tedesco. La tensione è palpabile nel centro, quasi deserto e assediato da 7mila poliziotti, di Atene. Massima allerta per la visita del cancelliere tedesco che, nella Grecia piegata dalla crisi economica, è considerato il simbolo delle rigide regole di austerity imposte dal prestito internazionale.

E gli scontri non si sono fatti attendere. Gli incidenti, di cui hanno dato notizia attivisti via Twitter, sarebbero avvenuti nei pressi dell’ospedale Henri Dunant, vicino all’ambasciata Usa, dove la polizia ha utilizzato i lacrimogeni per disperdere la folla che voleva bloccare il convoglio del cancelliere tedesco. I manifestanti sono però riusciti a lanciare bottiglie e altri oggetti al passaggio del corteo e alcune vetture sono state colpite. Da un primo bilancio ci sarebbero stati tre arresti e 35 fermati, tra cui un dirigente del partito di sinistra Syriza. I dimostranti stanno inoltre lanciando sassi sugli agenti schierati in piazza Syntagma. In precedenza un gruppo di manifestanti ha preso di mira una barricata della polizia nel tentativo di arrivare al palazzo del governo
dove è ancora in corso il colloquio Merkel-Samaras. Gli agenti antisommossa hanno respinto gli assalitori sparando lacrimogeni. I dimostranti che protestano hanno bruciato una bandiera con la svastica in piazza Syntagma.

Durante la visita di circa cinque ore, la Merkel incontrerà il primo ministro greco Antonis Samaras e il presidente Karolos Papoulias. La cancelliera tedesca viene nella capitale ellenica per discutere con il premier Antonis Samaras ed il presidente Karolos Papoulias delle riforme che restano da fare per convincere la Ue a sborsare la prossima tranche di aiuti da oltre 31 miliardi di euro. Merkel dovrebbe avere un colloquio con Samaras - che andrà ad accoglierla all’aeroporto - intorno alle 14:00 locali e quindi vedrà Papoulias.

"Il cancelliere andrà in Grecia per esprimere il suo sostegno al governo per il corso di riforme molto impegnative che ha deciso e, in parte, iniziato a mettere in atto", ha fatto sapere il suo capo di gabinetto aggiungendo che il cancelliere "sa che il Paese deve affrontare compiti molto impegnativi e dolorosi".

Secondo varie fonti, Samaras cercherà di ottenere due cose dalla Merkel: il suo appoggio agli sforzi della Grecia e la sua approvazione per "ammorbidire" alcune delle rigide misure di austerità richieste dalla troika (Ue, Bce e Fmi) al governo di Atene - tra cui altri tagli di stipendi e pensioni - in cambio di ulteriori aiuti

economici. Nel frattempo il presidente della Banca Centrale Europea, Mario Draghi ha dichiarato che la Grecia ha fatto "progressi visibili e significativi" nel processo di riforme ma deve "fare di più".

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