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Cameron dimezzato: in rotta col vice e senza Louise

In un solo giorno il premier britannico litiga col numero due del governo Nick Clegg sulla riforma della Camera dei Lord e riceve le dimissioni della deputata simbolo dei nuovi Tory, Louise Mensch

Cameron dimezzato: in rotta col vice e senza Louise

Non riesce a salvare né sostanza né forma David Cameron. Il premier naviga nella tempesta - economica, politica e mediatica - e da timoniere di grandi speranze si trasforma in capitano dimezzato. Gli ultimi colpi a una leadership sempre più vacillante, nei giorni in cui Londra è sotto i riflettori del mondo per le Olimpiadi, arrivano dalla coalizione di governo, ormai alla rottura aperta, e da una deputata Tory fino a ieri fiore all’occhiello del partito Conservatore. Accade infatti che in una sola giornata il primo ministro scopra che Louise Mensch, 40 anni, parlamentare simbolo della nuova generazione di conservatori british, 100mila followers su Twitter, molti dei quali guadagnati dopo aver denunciato di non essere presa troppo sul serio perché bella, lascerà il suo seggio a Westminster per trasferirsi a New York con la tragica giustificazione-ammissione: troppo difficile conciliare lavoro e famiglia. Nelle stesse ore si consuma nella coalizione di governo tra Tory e Libdem la peggiore spaccatura di sempre: il vicepremier Nick Clegg annuncia che l’esecutivo dirà addio alla riforma della Camera dei Lord, osteggiata da troppi deputati conservatori, ma che per rappresaglia il suo partito, che considerava la riforma “non negoziabile” non appoggerà le modifiche dei collegi elettorali volute dai Tory. Insomma è guerra aperta. La battaglia è esplosa dopo che il premier ha fatto sapere all’alleato che “non ci sono i voti in Parlamento” per una riforma della Camera Alta. Un’ammissione di incapacità, che prova come il leader dei Tory sia in balia di una base che scalcia e potrebbe anche scalciarlo mentre i Libdem sembrano pronti a fischiare il libera tutti e lasciare la maggioranza.

Dulcis in fundo: l’annuncio dell’addio della bionda Louise, che è un doppio danno di immagine e di sostanza. Non solo la deputata esce di scena senza aver mai ricevuto incarichi di governo nonostante il grosso seguito, le polemiche e le uscite contro il maschilismo nella politica che avevano fatto di lei una star internazionale (tra l’altro moglie di Peter Mensch, il manager newyorchese delle band Metallica e Red Hot Chili Peppers). Mrs Mensch se ne va negli Stati Uniti lasciando vacante un seggio, quello di Corby, dove a novembre, quando si voterà per le suppletive, i conservatori rischiano grosso.

E Cameron sempre di più.

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