La Spagna della crisi non è più un buon posto per lavorare. Non per i giovani almeno. Lo dicono i dati sulla percentuale di emigrazione tra le fasce più giovani, che segnalano una percentuale in netto aumento rispetto al dato dell'anno scorso.
Rispetto al 2011 l'aumento è drammatico e raggiunge quasi il 50%. Con un giovane iberico su due disoccupato, sono ben il 44,2% in più le persone tra i 28 e i 45 anni che hanno scelto di emigrare per trovare condizioni lavorative migliori.
Nei primi sei mesi del 2012 ad andarsene all'estero sono stati 40.625. 228.890 i cittadini stranieri che hanno deciso di andarsene dalla Spagna, contro i 178.021 che hanno scelto il Pese come meta. A lasciare la Spagna soprattutto i cittadini ecuadoregni. Su 400mila che vivono in territorio spagnolo, 15mila sono tornati a casa.
Finiti gli studi, gli spagnoli preferiscono - o almeno scelgono numerosi - la via dell'emigrazione. Mete prescelte soprattutto i Paesi europei. In 7.756 si sono diretti verso il Regno Unito, 5.264 hanno scelto la Francia, 4.408 la Germania.
Se si tratta di lasciare l'Europa l'emigrazione è più alta verso gli Stati Uniti: 5.041 persone. Subito dietro i Paesi latini del Sud America. 4.182 giovani hanno scelto l'Ecuador, 3.033 il Venezuela e 2.931 l'Argentina.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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