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Egitto, Morsi a processo per spionaggio

Si aprirà il 16 febbraio il processo al deposto presidente e ad altri 35 esponenti dei Fratelli musulmani: sono accusati di aver collaborato con Hamas e con gruppi jihadisti per lanciare una campagna terroristica in Egitto. Morsi dovrà subire altri due processi

Egitto, Morsi a processo per spionaggio

Tensione ancora molto alta in Egitto, con le due fazioni (quella pro militari e l'altra, pro Morsi) che si fronteggiano da mesi. Facile prevedere che la situazione si infiammerà il prossimo 16 febbraio, quando avrà inizio il processo a carico del presidente deposto, Mohamed Morsi, che lo vede accusato di "spionaggio" a favore del movimento palestinese di Hamas. Secondo la procura generale l'ex presidente avrebbe cercato di compiere, tramite il braccio armato del movimento, atti di terrorismo in Egitto. Inoltre è accusato di aver rivelato segreti di Stato a Stati stranieri e di finanziare attività terroristiche. Morsi verrà processato insieme ad altri 35 dirigenti dei Fratelli Musulmani, fra i quali la guida suprema Mohammed Badie.

Un quadro di accuse più che completo per cercare di arrivare alla piena delegittimazione politica - e morale - dell'ex presidente. Il 28 gennaio, invece, è prevista la prima udienza del processo a Morsi che lo vede accusato di aver organizzato un’evasione dal carcere di Wadi El-Natroun al Cairo durante la "rivoluzione" del 25 gennaio 2011 contro il regime di Hosni Mubarak. Secondo l’accusa sarebbe stata organizzata o facilitata da gruppi estremisti quali il palestinese Hamas e il libanese Hezbollah. Insieme ad altri 132 coimputati, Morsi è accusato di evasione, attacco al carcere e omicidio di agenti il 28 gennaio 2011. Il terzo processo a carico di Morsi è quello che lo vede accusato di aver istigato l’uccisione di manifestanti davanti al palazzo presidenziale al Cairo nel dicembre 2012.

Un anno di prigione a ex candidato presidente

La corte penale del Cairo ha condannato a un anno di prigione l'ex candidato presidente salafita Hazem Salah Abu-Ismail, per avere insultato i giudici nel corso di un altro processo. Abu-Ismail è stato uno dei principali sostenitori del presidente deposto
Morsi. Le accuse originali nei suoi confronti erano legate alla presunta falsificazione dei documenti riguardanti la nazionalità della madre, nelle presidenziale del 2012. Nell'udienza abu-Ismail ha attaccato i giudici: "La corte non è valida. In primo luogo non abbiamo a che fare con un vero ordinamento giudiziario". Il processo nei suoi confronti si è tenuto in una sede vicina alla prigione di Tora, dove lui e molti altri sostenitori di Morsi sono detenuti.

Il generale Sisi "scalda i motori"

Il capo delle Forze Armate egiziane, Abdel Fattah al-Sisi, non ha ancora fatto sapere se si candiderà o meno alle prossime presidenziali. Ma è molto probabile che lo faccia. E' lui, infatti, il nuovo uomo forte dell'Egitto. Secondo quanto scrive il quotidiano al-Watan Sisi starebbe già scrivendo il suo programma elettorale: dovrebnbe puntare su un piano economico e di sviluppo che partirà dall’Alto Egitto e dal Sinai, con misure urgenti per risolvere i problemi in queste aree. Nel discorso con il quale annuncerà ufficialmente la sua candidatura, e che sarà scritto di suo pungo, al-Sisi dovrebbe parlare anche di ambiente.

Inutile ricordare che un occhio di riguardo lo avrà, giocoforza, per le Forze armate.

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