I bambini scrivono ai soldati al fronte: "Siamo fieri di voi"

Centinaia di lettere ai soldati al fronte: "Grazie per il coraggio". Oppure: "Che paura se mio papà fosse lì con voi". SOSTIENI IL TUO REPORTAGE

I bambini scrivono ai soldati al fronte: "Siamo fieri di voi"

«Buon Natale soldato» è l'iniziativa che ha raccolto 200 auguri scritti da altrettanti bambini, fra i 10 ed i 14 anni, ai nostri militari impegnati nelle missioni all'estero. Frasi toccanti e talvolta sorprendenti, che solo i più piccoli possono trovare con parole semplici. La calligrafia è curata e tanti aggiungono dei disegni, che valgono ancor più degli auguri natalizi.
«Caro Soldato - scrive Francesca, 10 anni, della scuola Don Milani di Bari - Se ti hanno mandato in missione in Africa proponiamo la costruzione di un tunnel sotterraneo tra la Sicilia e la Tunisia ma deve essere super veloce in modo che arriviate a casa in 90 minuti. Prometti che lo preparai?». La galleria sotto il Mediterraneo lo disegna sotto la letterina augurando Buon Natale ai militari in missione.

I soldati che passeranno le feste in zona di operazioni all'estero sono 5177, quasi la metà rispetto ad anni precedenti. Il disimpegno maggiore riguarda l'Afghanistan dove sono rimasti 2708 militari e scenderanno ancora fino ad 800 uomini a fine 2014. In Libano abbiamo 1100 soldati, ma il commando di tutto il contingente dell'Onu. Le missioni in giro per il mondo sono 25 dalla più longeva fra India e Pakistan fino al piccolo contingente inviato quest'anno a Mogadiscio.
L'idea delle dediche natalizie scritte dei bambini è dell'associazione «L'altra metà della divisa» fondata dalle donne dei militari in missione.
Una delle lettere di auguri più toccante è quella inviata ai marinai da Alessandro, 13 anni della scuola media Alfieri di Bolzano: «So che in questi giorni la nostalgia diventa più forte ma io credo che il Natale sia dentro di noi - scrive il ragazzino - Due anni fa, grazie ad un trapianto di midollo osseo ho ricevuto nuovamente il dono della Vita e anche se era maggio per me era Natale».
I 49 disegni migliori sono stati raccolti in un libretto spedito ai militari impegnati all'estero. Sara, 12 anni, del Dante Alighieri a l'Aquila scrive: «Caro Soldato vorrei ricordarti che il mio sostegno c'è sempre. Credo che mettere a repentaglio la propria vita per la patria sia un gesto che ti fa onore».

Tutti i 200 auguri di Natale raccolti dall'iniziativa, alla sua seconda edizione, verranno pubblicati da lunedì sul sito www.laltrametadelladivisa.it. I militari potranno rispondere alle lettere più significative. L'autore della dedica migliore vivrà un «giorno da soldato» in una caserma o una base assieme ai militari.
Chiara, in prima media, ha disegnato un soldato in mimetica che abbraccia una bambina sorridente con le code: «Cari soldati, innanzi tutto vi vorrei dire molte grazie perché state aiutando i paesi in difficoltà - scrive la ragazzina - Io mi sentirei un po' male se mio padre partisse in missione (…) ma lo stesso ne sarei tanto felice e fiera, perché sta dando un aiuto radicale alla pace».

Un'altra iniziativa natalizia lanciata dal sito fratelliparacadutisti.it invita a spedire delle patriottiche soprattutto in Afghanistan, dove sono dispiegati i baschi amaranti della Folgore. Tutte tricolori augurano Buon Natale ai parà con dediche diverse del seguente tenore: «Grazie di servire il tuo paese, grazie del coraggio che hai, grazie per tutti i sacrifici che sopporti, grazie alla tua famiglia». Le cartoline si possono stampare da internet e spedirle via posta al comando di Herat.


Forse tutti noi, anche se non siamo d'accordo con l'impegno nelle missioni, a Natale dovremmo rivolgere almeno un pensiero a chi in nome dell'Italia patisce il freddo a guardia di una base in Afghanistan, vola nei giorni delle festività dall'Africa al Medio Oriente o batte le onde al largo della Somalia per contrastare i pirati.
www.gliocchidellaguerra.it

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