Londra, leader del Parlamento in manette: «È uno stupratore»

Londra, leader del Parlamento in manette: «È uno stupratore»

Non solo la Bbc e lo scandalo sulle violenze sessuali di una delle sue star di punta. Ora anche il Parlamento inglese viene travolto da uno scandalo sessuale che lascia a bocca aperta l'intero Paese. Il vicepresidente di Westminster Nigel Evans, 55 anni, in carica come numero due del Parlamento dal 2010, conservatore, vicepresidente dei Tory dal 1999 al 2001 e gay dichiarato da circa tre anni, è stato arrestato ieri mattina nella sua abitazione di Pendleton e sarebbe ancora sotto interrogatorio, nel Lancashire, col sospetto di aver stuprato due giovani uomini, di cui l'identità rimane segreta, tra il luglio del 2009 e il marzo del 2013, quando erano ventenni (ma la loro attuale età resta ignota). Uno choc per il Paese e per le sue istituzioni. Il premier David Cameron e il presidente del Parlamento sono stati informati poco dopo l'arresto.
Un portavoce della polizia locale, che si è rifiutato di fonire ai cronisti il nome dell'arrestato, poi confermato in separata sede proprio da Downing Street, ha precisato quanto le forze dell'ordine «stiano prendendo sul serio le accuse e quanto comprendano la difficoltà delle vittime di trovare la forza per farsi avanti».
Evans, deputato di Ribble Valley nel Lancashire (Inghilterra nordorientale) dal 1992, oltre vent'anni, aveva pubblicamente dichiarato la sua omosessualità nel 2010, annunciando di «essere stanco di vivere nella menzogna», di aver scoperto di essere gay quando aveva circa 12-13 anni, ma di aver taciuto fino a quel momento «perché cresciuto negli anni Sessanta, quando i politici gay erano tanti quanto adesso ma non dichiaravano la loro sessualità».
La Gran Bretagna non ha ancora metabolizzato il caso di Jimmy Savile, il noto presentatore della Bbc accusato post-mortem di centinaia di abusi sessuali coperti dall'omertà di molti membri della tv di Stato, che si trova di fronte a un nuovo insospettabile «uomo nero» con cui fare i conti. Solo qualche giorno fa un'altra star della Bbc, Stuart Hall, volto e voce tra i più familiari per una generazione di telespettatori britannici, ha ammesso di aver abusato sessualmente di ragazze minorenni, tredici in tutto, fra cui alcune bambine, compresa una piccola di nove anni, fra il 1967 e il 1985. Una ferita appena aperta per gli inglesi che ora si trovano di fronte a un nuovo caso, quello di Evans, senza precedenti.

Nonostante il ruolo del vicepresidente dei Commons sia per lo più «cerimoniale» - si riduce in pratica a gestire e regolare, in assenza Speaker, le riunioni della House of Commons - il lavoro e l'uomo che lo svolge hanno una forte carica simbolica.

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