Murales, macchine "taroccate" e telefonate di propaganda Tutti i nodi legali della sfida

Tanti, moltissimi moalità in cui esprimere la propria preferenza e altrettante polemiche

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Tanti voti, molti modi per esprimere la propria preferenza e tantissime polemiche legali sulla regolarità delle operazioni. Le questioni sorte in sede elettorale meritano attenzione perché potrebbero essere sollevate in tribunale dopo il voto, soprattutto nel caso in cui dovesse configurarsi una sfida all'ultima preferenza fra l'attuale presidente Barack Obama e il repubblicano Mitt Romney. Soprattutto negli Stati chiave.

Rischio battaglia legale per il voto in Ohio, stato chiave per la corsa alla Casa Bianca visto che sono in palio 18 grandi elettori. Sono giunte denunce di problemi agli scanner dei voti. In secondo luogo a sollevare dubbi sono i cosiddetti 'provisional ballots' o voti provvisori, molto più numerosi in Ohio che in altri Stati (secondo gli esperti qui ci saranno fra 200mila e 300mila 'provisional votes'). Si tratta della possibilità di esprimere la propria preferenza anche verificando in un secondo momento l'idoneità al voto. L'accusa mossa da associazioni e rappresentanti di alcuni sindacati è che il regolamento imposto in Ohio porterebbe a rifiutare in modo improprio alcuni voti perché, diversamente dalle volte precedenti, sono ora gli elettori stessi a dover registrare il proprio documento di identità e non il personale al lavoro nei seggi.

In un seggio della contea di Perry, nel centro del Pennsylvania, una macchina usata per il voto ha assegnato la preferenza al repubblicano Mitt Romney quando un elettore ha pressato il bottone per indicare Barack Obama. Lo stesso cittadino ha sollevato il caso denunciando il fatto e le autorità hanno fatto sapere che la macchina è stata reimpostata ed è di nuovo in funzione. Il portavoce del dipartimento di Stato della Pennsylvania, Ron Ruman, ha definito l'episodio un "problema tecnico momentaneo". Il video ha avuto intanto moltissime visualizzazioni su YouTube.

In Pennsylvania confusione anche per la registrazione dei documenti d'identità. A denunciare il problema, definito "diffuso", è l'organizzazione no profit Common Cause. Lo Stato ha introdotto quest'anno un nuovo requisito che, per votare, prevede la necessità di un documento con una foto. Un giudice, tuttavia, ha sospeso l'obbligo per l'Election Day temendo che molti elettori non facessero in tempo ad adeguarsi alla normativa. Barry Kauffman, direttore esecutivo di Common Cause in Pennsylvania, denuncia che in molti seggi il personale ha richiesto i documenti anche se non era necessario; non è chiaro, tuttavia, quanti cittadini siano stati allontanati o scoraggiati dall'esprimere il proprio voto. "Pare che il personale nei seggi non fosse stato sufficientemente preparato", ha detto Kauffman.

Sempre in Pennsylvania, a Philadelphia, un giudice ha ordinato di coprire un murales che si trovava in una scuola adibita a seggio, dopo la foto-denuncia scattata da un repubblicano che faceva parte dello staff della sede elettorale. A Philadelphia, infine, a 75 ispettori elettorali accreditati del partito repubblicano è stato impedito l'ingresso in alcuni seggi e il gruppo si è rivolto al tribunale ottenendo un ordine della Corte per avere accesso alle strutture.

Un problema si è verificato in Florida con le telefonate automatiche agli elettori, pensate in realtà per ieri ma riciclate oggi senza cambiare gli orari. Nella chiamata si invitavano infatti le persone a recarsi alle urne "fino alle 19 di domani", mentre l'Election day si conclude oggi. Secondo le autorità, sarebbero migliaia gli elettori raggiunti dalle telefonate a contenuto errato, soprattutto a St. Petersburg e Tampa Bay. L'ufficio locale che si occupa di gestire le elezioni ha comunicato che le chiamate sono state subito interrotte questa mattina, una volta scoperto il problema. A quel punto è stato quindi diffuso un secondo messaggio che pregava gli elettori di non curarsi della telefonata precedente. I funzionari della contea di Pinellas, dove si trova St. Petersburg, riferiscono che circa 12mila persone hanno ricevuto la chiamata sbagliata.

Sono oltre 69mila le telefonate arrivate nelle ultime ore al numero verde istituito in Florida per problemi legati alle elezioni. Sebbene gran parte delle lamentele si siano concentrate sulle lunghe code alle urne, alcune si riferivano a disagi più seri. "Le chiamate sono state molte e intense per tutto il giorno", spiega Barbara Arnwine, presidentessa di Lawyers committee for civil rights under law, organizzazione per la difesa dei diritti civili.

Per garantire il rispetto del Voting rights act, storica legge promossa da Martin Luther King nel 1965 per l'eliminazione di pratiche discriminatorie alle urne, il dipartimento di Giustizia americano conta su almeno 780 osservatori nei seggi principali di 23 Stati. I supervisori si occuperanno inoltre di analizzare eventuali lamentele per frodi o brogli elettorali.

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