Nigeria, rapito tecnico italiano Ucciso un tedesco nel blitz

Lavora per la Borini Prono Construction, una società piemontese che costruisce strade nello stato nigeriano del Kwara. Il rapimento è avvenuto lunedì

Nigeria, rapito tecnico italiano Ucciso un tedesco nel blitz

La notizia risale a quattro giorni fa ma è uscita solo oggi: un tecnico italiano (inizialmente si era parlato di un ingegnere), Modesto Di Girolamo, 70 anni, è stato rapito a Ilorin, capitale dello stato nigeriano del Kwara. L'uomo lavora per la ditta piemontese Borini Prono Construction Company, che realizza strade nel Paese africano dal 1952. La notizia del sequestro è stato confermata dalla Farnesina che segue da vicino il caso, in costante contatto con l'ambasciata italiana ad Abuja, capitale della Nigeria. Il ministero degli Esteri chiede il massimo riserbo. L'uomo è stato rapito mentre si trovava a bordo della sua auto, diretto a un cantiere per un sopralluogo sul sistema di drenaggio di una strada: il rapimento è avvenuto lunedì pomeriggio, intorno alle 17.30, lungo la Bishop Road di Ilorin, capitale dello stato del Kwara.

"Stiamo collaborando con le autorità locali, abbiamo massima fiducia nell'ambasciata italiana di Abuja", dice Lorenzo Prono, figlio del titolare della ditta per cui lavora l'italiano rapito. "Anche mio padre, Alberto Prono, è a Ilorin (la città dove c'è stato il sequestro, ndr), stavamo facendo lavori stradali. Non possiamo dire nulla sul nostro collaboratore. Le notizie che arrivano sono frammentate".

Di Girolamo opera da molti anni in Nigeria dove ha lavorato anche per altre ditte oltre alla Borini&Prono. Risiede a Rocca di Cambio (L’Aquila). Nella sua abitazione i familiari sono in fervida attesa. Nessuno, comunque, vuole parlare del sequestro.

"Aspettiamo notizie - dice il figlio - non posso dire altro, è una circostanza difficile che ci sta segnando. E d’altra parte anche dalla Farnesina non ci hanno fatto sapere altro se no che ci informeranno appena avranno notizie".

 

 

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