LondraLondra ancora sotto choc per lo spaventoso incidente che ieri ha paralizzato la capitale britannica. Un piccolo elicottero bimotore, in fase di atterraggio sulla pista dell'eliporto locale, si è schiantato a terra dopo aver colpito una gru posta su un edificio alto 85 metri a Vauxall, nella zona sud di Londra, poco distante dalla stazione della metropolitana che è anche un importante snodo ferroviario. L'evento è stato così imprevisto e immediato che nessuno ha potuto rendersi conto di che cosa stesse accadendo. Gli abitanti dei grattacieli adiacenti, la gente imbottigliata nel traffico, i pendolari che si recavano svelto alla stazione e alla fermata degli autobus hanno sentito un boato spaventoso, un rumore di metallo e vetro spezzato eppoi hanno visto il fumo nero e le fiamme avvolgere l'inizio di una giornata qualunque. «Uno scenario da film di guerra che non dimenticherò facilmente» dirà uno dei testimoni ai giornalisti accorsi sul luogo. Questa la dinamica dei fatti come è stata ricostruita, anche se molti punti rimangono da chiarire: erano passate da poco le 8 del mattino quando il velivolo, un Augusta Westland AW109 di 8 posti con a bordo solo il pilota, è andato a sbattere contro la gru in cima ad una delle due Torri di St.George Warf, un recente complesso residenziale, per poi fracassarsi in fiamme nel bel mezzo di una delle arterie più trafficate dell'area, urtando numerosi automezzi, uno dei quali ha preso fuoco perché carico di carburante. Il bilancio finale è stato di due vittime e di 13 feriti, di cui uno in gravi condizioni. «È stato un miracolo che le cose non siano andate molto peggio» ha dichiarato alla BBC il comandante della polizia metropolitana, consapevole che era stata appena evitata una strage ben più grande.
A quell'ora l'intera città è in cammino verso le scuole e i luoghi di lavoro. Un uomo è stato trasportato in ospedale dopo essere stato salvato dai pompieri che l'hanno tirato fuori dalla sua auto in fiamme mentre molti altri feriti si sono presentati nei vari pronto soccorso della zona.
Escluso l'attentato terroristico, si è appreso che l'elicottero proveniva dal Surrey ed era diretto nell'Hertfordshire, ma aveva chiesto di poter atterrare sulla pista del piccolo eliporto di Battersea a causa del brutto tempo. L'organismo di controllo del traffico aereo ha dichiarato che il pilota aveva chiesto assistenza durante il volo, ma non immediatamente prima dello schianto. Di certo aveva deciso di effettuare un atterraggio non previsto dal piano di volo originario in una zona che forse non conosceva bene. Anche le nuvole a bassa quota possono aver giocato un ruolo determinante, sul caso comunque è già stata aperta un'inchiesta. E sicuramente si discuterà molto nei prossimi giorni del regolamento del traffico aereo sopra la capitale e di una eventuale modifica.
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