Oliver ha i capelli corti a spazzola, gli occhi vivaci dietro un paio di occhiali spessi e un sorriso dolcissimo che gli illumina il viso. In questi giorni a casa sorride ancora più spesso perché a soli dieci anni può vantarsi di essere stato nominato baronetto dalla regina in persona. Del resto nessuno più di lui in Inghilterra si merita questo titolo. Perché Oliver è un bambino veramente speciale. Nato con la sindrome di Down, a tre anni è stato aggredito dalla leucemia. Dopo averla sconfitta una prima volta, quella malattia bastarda si è ripresentata ma lui l'ha respinta con la foga di un giocatore di rugby. La battaglia pareva vinta quando lo scorso Natale i medici hanno scoperto durante l'ultima visita che il cancro si era insinuato nelle ossa e aveva già attaccato la colonna vertebrale. Ai genitori è stato spiegato che nessun trattamento, anche quello più invasivo, sarebbe stato utile e Oliver è stato rimandato a casa dall'ospedale insieme alla mamma Catherine, al papà James e al fratellino Ethan. Adesso a questo ragazzino potrebbero rimanere soltanto poche settimane di vita.
Ma i desideri dei bambini, si sa, non si lasciano intimidire da una scadenza di morte e Oliver ne ha ancora tanti da realizzare. Uno più degli altri gli stava a cuore: incontrare la regina. I suoi genitori, che per lui darebbero la vita, hanno chiamato Buckingham Palace spiegando il caso, ma la risposta è stata negativa. Sembra che la regina non fosse disponibile per un incontro. È stato allora che si è fatta avanti un'altra sovrana, la migliore che Oliver potesse desiderare. Contattata dall'associazione «National Children's Tumour Leukaemia Cancer Trust», Helen Mirren, l'attrice che per l'interpretazione di Elisabetta ha vinto un Oscar, si è fatta avanti senza farsi pregare nemmeno un secondo. E un giorno ha mandato una limousine a prendere a casa il piccolo Oliver per invitarlo a vedere lo spettacolo teatrale The Audience in cui veste nuovamente i panni reali. Poi, una volta terminato lo spettacolo, l'ha invitato a sorseggiare un tè con lei e con i suoi amatissimi cani corgi che l'hanno travolto di affettuose leccatine. Infine l'ha nominato «Sir» con un piglio talmente regale che nessuno avrebbe potuto contestare la veridicità della cerimonia.
In realtà la stanza dove questa strana coppia ha piacevolmente conversato era il backstage del teatro e la regina aveva molto più fascino di quella vera. Ma aveva la sua stessa acconciantura bianca, uno dei suoi abitini preferiti color fragola, le scarpe comode delle persone anziane e l'immancabile collana di perle. I genitori hanno raccontato commossi che Oliver ha creduto si trattasse della vera regina. «La signora Mirren si è attenuta perfettamente al suo ruolo - ha spiegato il padre James, ex Guardia del Reggimento di Sua Maestà che ha lasciato il lavoro per dedicarsi al figlio - e aveva perfino un maggiordomo. È stata fantastica». L'attrice, con la semplicità e la simpatia che tutti le riconoscono, ha dichiarato al Sun: «È stato un onore e un privilegio incontrare un ometto così coraggioso». «Potrà non avere un goccio di sangue reale nelle sue vene, ma è lei la regina dei nostri cuori» ha scritto il giornale pubblicando le foto dell'incontro.
La Mirren serve un bicchiere di succo al giovanissimo baronetto che se ne sta seduto su un divanetto con gli occhi che gli brillano. In fondo non è stato un gran peccato che Elisabetta non abbia potuto incontrarlo. Oliver ha esaudito il suo desiderio più grande insieme alla regina dei suo sogni di bambino. La migliore in assoluto.
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