Siria, usate di nuovo le armi chimiche. Il regime e i ribelli si accusano a vicenda

Il regime di Damasco e le forze di opposizione si accusano a vicenda per l'uso di gas velenoso in un villaggio nella provincia di Hama

Siria, usate di nuovo le armi chimiche. Il regime e i ribelli si accusano a vicenda

Il regime di Damasco e i ribelli anti Assad si rinfacciano lo stesso vergognoso crimine: l'uso di armi chimiche sul villaggio di Kfar Zeita, nella provincia centrale siriana di Hama. La tv di Stato accusa i "terroristi" del Fronte al-Nusra, gruppo legato ad al-Qaeda, di aver lanciato l’attacco in cui "due persone sono morte e oltre cento hanno riportato sintomi di soffocamento". Ma c'è anche un'altra versione: citando alcune fonti mediche alcuni gruppi dell'opposizione dicono che a seguito di un raid aereo del regime molte persone avrebbero avuto sintomi di soffocamento e avvelenamento.

Secondo Rami Abdel Rahman, direttore dell’Osservatorio siriano per i diritti umani (ong con sede a Londra legata agli attivisti delle opposizioni), "gli aerei del regime hanno bombardato Kafr Zita con barili imbottiti di esplosivo che hanno prodotto fumo denso e forti odori e hanno causato casi di soffocamento e avvelenamento". Ieri la tv satellitare al-Arabiya aveva riferito di diversi casi di soffocamento a Harasta, sobborgo a nordest di Damasco, che secondo l’opposizione sarebbero stati provocati da un "bombardamento del regime con gas velenoso". Le notizie purtroppo non possono essere verificate in modo indipendente. Il bilancio delle vittime parla di almeno 7 morti, tra i quali anche un bimbo, a seguito deegli attacchi con i gas tossici. E' andata peggio ad Harasta, sobborgo di Damasco, con 5 morti. Altri 2, tra i quali il piccolo, a Kfar Zeita (Hama), dove oggi sono ripresi i bombardamenti.

In un video amatoriale pubblicato su internet da attivisti dell'opposizione si vede una stanza di ospedale del villaggio affollata di uomini e bambini, alcuni dei quali respirano attraverso maschere ad ossigeno. Nel filmato si notano sei bambini su un letto. Alcuni sembrano avere difficoltà a respirare, altri piangono.

Come riporta il Guardian l’opposizione siriana nei giorni scorsi ha accusato il regime di aver usato armi chimiche in almeno tre attacchi dallo scorso gennaio. Il giornale britannico riferisce che un alto funzionario della difesa israeliana ha affermato che i nuovi attacchi chimici si sono verificati nei sobborghi di Damasco. Un gruppo di ribelli di Harasta aveva parlato di almeno tre morti e decine di feriti alla fine di marzo. Secondo la fonte israeliana non si tratterebbe di sarin o gas mostarda ma di una sostanza industriale come i pesticidi. Anche la Gran Bretagna, prosegue il Guardian, ha annunciato un’inchiesta sulle denunce dell’opposizione.

L’Organizzazione per la proibizione delle armi chimiche, impegnata nella distruzione dell’arsenale chimico siriano, ha fatto sapere che indagherà sui nuovi episodi se lo chiederà uno degli Stati firmatari della Convenzione che mette al bando l’uso dei gas letali.

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