L'era dei riciclati, la chiamano i lobbisti. Che in qualche caso si trovano seduti allo stesso tavolo con «ex» eletti di lusso ad ascoltare spesso «banalità». Il settimanale francese Nouvel Obs fa sapere, per esempio, che l'ex direttore del Fondo monetario internazionale Strauss-Kahn, costretto a lasciare la politica dallo scandalo newyorkese del Sofitel, fattura circa 1,9 milioni di euro l'anno tra conferenze e consulenze. Ma DSK non è il solo che vive «di rendita».
Grandi ex di ieri: da Valerie Giscard d'Estaing (ex presidente) a Lionel Jospin (ex premier socialista) fino a Dominique de Villepin (ex premier). Ai neogollisti di oggi. Tutti pagati da 50mila a 150 mila euro per una mezzora di routine. L'8 e il 9 ottobre, per esempio, l'ex premier François Fillon, perduta di fatto la battaglia per la presidenza del partito Ump, è stato invitato ad Astana, in Kazakistan, per l'8° forum euroasiatico sull'energia. Insieme con lui un altro conferenziere di lusso: José Maria Aznar, spodestato alle urne dal socialista Zapatero, ha lasciato la politica spagnola per le tavole rotonde.
Fillon padroneggia le lingue e ha gioco facile all'estero, sfoggiando un inglese fluente. Solo che l'accusa che viene rivolta a queste ex istituzioni è di portare in scena una «fiera delle banalità». Come è successo nel recente incontro promosso in Africa da Forbes a Brazzaville, in Congo. Venticinque minuti pagati 30 mila euro per Jean-François Copé, delfino di Sarkò che non è ancora riuscito ad imporsi nel partito. Lo stesso Sarkozy continua le sue conferenze: l'ultima a Cannes, un mese fa, promossa dall'industriale indiano Tata. In totale già una dozzina, secondo il Nouvel Obs, per oltre un milione di euro.
Lui, Sarkò, è una delle poche personalità che hanno «perso» in politica e ciononostante riescono a mantenere il piede in due staffe. Non si sa se tornerà a guidare i neogollisti, come leader. Se resterà a casa, con la barba di tre giorni che tanto piace a Carlà, a far compagnia alla moglie. Intanto continua a guadagnare qualcosa come 100 mila euro per uno speech di 40 minuti. Di tanto in tanto. Las Vegas, New York, Washington. America Latina. Pur avendo ripreso l'attività di avvocato a tempo pieno, nello «studio Claude&Sarkozy», come risponde una delle segretarie della sede in Rue Miromesnil a Parigi.
Secondo Le Figaro, le conferenze sono invece l'unica occasione per l'ex presidente del Fondo monetario internazionale Strauss-Kahn per rilanciarsi. Caduto in disgrazia politica e personale, per far sentire la sua voce sulla scena economica internazionale fa anche 9 mila chilometri a/r in giornata. Nomi altisonanti in agenda. Come Bruegel Institute di Bruxelles, Peterson Institute for International Economics con base a Washington, sono i due coorganizzatori della sua ultima conferenza, a Seul. Giovedì era in Corea, lontano da quella Francia che lo ha dimenticato politicamente. «Il suo percorso professionale parla per lui», dice a un rappresentante dell'Institute for Global Economics, per giustificare l'invito all'ex professore. Strauss-Kahn, proprio grazie a questa pubblicità, ha ripreso a macinare utili anche nel mondo degli affari.
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