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Sud Corea, polemiche sulla calciatrice che sembra un uomo

Secondo gli avversari Park Eun-seon è troppo forte per essere una donna. E i club rivali chiedono un test per confermare il suo sesso

Sud Corea, polemiche sulla calciatrice che sembra un uomo

Troppo forte per essere una calciatrice, tanto da spingere i club rivali a mettere in dubbio la sua reale natura femminile: è la storia di Park Eun-seon, la punta del Seoul City Hall Amazones, squadra della massima categoria del calcio femminile sudcoreano, che ora deve difendersi dal pressing sui test per confermare il suo sesso.

"La natura del sesso di Park è una questione che non deve più essere tirata in ballo", ha tuonato pochi giorni fa il general manager del team, Kim Jun-soo, in una conferenza stampa convocata dopo la richiesta di sei squadre del campionato professionistico di sottoporsi al test, sotto la minaccia di boicottare il torneo. "La pretesa di verificare il genere di una persona è solo una grave violazione dei diritti umani che nega la dignità della persona", ha aggiunto Kim, nel resoconto della stampa locale. Il manager ha anche ricordato che Park è stata selezionata per la Nazionale di calcio femminile dai tempi del liceo ed è stata sottoposta a tutti i relativi esami quando ha partecipato ai Giochi olimpici estivi del 2004. E se ha mostrato "livelli di testosterone più elevati rispetto ad altre donne" nei test precedenti, la diagnosi della comunità medica è che non ci siano elementi tali "per giudicare che non è una donna".

L’allenatore Seo Jeong-ho, tuttavia, ha chiarito di voler sottoporre Park ad adeguati esami non appena la Federazione avrà raggiunto una decisione, dichiarandosi "fiducioso" sull’esito negativo. La questione, infatti, è complessa dato che si è in attesa di un pare della Fifa. La Commissione nazionale per i diritti umani in Corea del Sud ha aperto un dossier sulla vicenda, mentre la calciatrice ha ricevuto la solidarietà di Lee Sung-kyun, allenatore del Suwon FMC e capo dell’associazione di categoria: si è dimesso e ha chiesto scusa per aver "causato dolore" all’atleta.

Resta il fatto che Park, 26 anni, 1,80 metri d’altezza e 74 kg di peso, ha un ruolino di marcia da fare invidia ai migliori attaccanti uomini: 19 gol nelle 22 partite disputate

nell’ultima stagione. Il suo caso ricorda quello di Caster Semenya, l’atleta sudafricana, oro negli 800 metri ai mondiali di Berlino, fermata per un anno prima che si accertasse la sua identità sessuale femminile.

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