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Svizzera, il procuratore: "L'ipotesi del dvd è esclusa" Una bambina fuori dal coma

I superstiti dell'incidente sono rientrati questa notte. Alle 9 gli aerei con a bordo le vittime della tragedia lasciano l'aeroporto svizzero di Sion. Oggi lutto nazionale

Svizzera, il procuratore: "L'ipotesi del dvd è esclusa" Una bambina fuori dal coma

I primi sopravvissuti del tragico incidente in Svizzera in cui hanno perso la vita 28 persone, su un pullman di ritorno da una gita scolastica sulla neve, sono rientrati in patria questa notte. Ad attenderli all'aeroporto di Melsbroek due pullman e diverse auto e una scorta della polizia, ma anche tanta stampa, tenuta a distanza, nel rispetto del dolore e della privacy delle famiglie straziate dal lutto. Intanto, il procuratore Olivier Elsig ha fatto sapere che l'autista del pullman coinvolto nel gravissimo incidente di Sierre non aveva bevuto, non andava troppo in fretta e non vi sono indicazioni che sia stato distratto da un dvd.

L’autopsia del guidatore belga ha dimostrato che "l’alcool non c’entra", ha spiegato il procuratore, aggiungendo che l’uomo stava guidando al di sotto del limite massimo di velocità consentita quando è avvenuto lo schianto contro la parete di una galleria. Rispondendo alle domande dei giornalisti sulla notizia diffusa da alcuni giornali che il guidatore si sia distratto per inserire un dvd, Elsig ha spiegato che gli inquirenti hanno interrogato una decina di bambini sopravvissuti ma non hanno trovato alcuna conferma a questa teoria. Secondo i media sarebbero stati dei bambini a raccontare ai genitori di aver visto l’autista che armeggiava con il dvd, ma la compagnia dei pullman aveva già smentito dicendo che per i passeggeri è impossibile vedere cosa fa l’autista al posto di guida. Il procuratore ha riferito che sono ancora in corso le indagini per chiarire se l’incidente sia stato causato da un problema tecnico del pullman, da un errore di guida o una causa medica.

In Belgio è lutto nazionale, nel giorno in cui tornano in patria anche le 28 vittime. "Stiamo vivendo una tragedia nazionale", dice il premier Elio Di Rupo al parlamento. Un lutto che coinvolge tutti, per il quale le campane di tutte le chiese del Paese suonano, poco dopo le undici, per ricordare una fatalità imprevedibila e dolorosa, mentre scuole e uffici pubblici osservano un minuto di silenzio. Bandiere a mezz'asta anche in Olanda, da dove provenivano sei delle vittime.

Alle nove gli Hercules C130 dell'aeronautica militare belga lasciano l'aeroporto svizzero di Sion, con a bordo i 28 cadaveri delle vittime dell'incidente di martedì nella galleria Sierre, 22 bambini e 6 adulti. Prima della partenza il saluto delle autorità del Vallese, affiancate da un picchetto d'onore della polizia cantonale.

Proseguono intanto le indagini volte a chiarire la dinamica dell'incidente. Esclusa la possibilità che l'autista fosse ubriaco al momento dell'impatto. L'autopsia non ha rivelato tracce di alcool nel sangue dell'uomo, né in quello del secondo conducente del mezzo. Lo scrive il quotidiano belga Le Soir.

Da escludere anche l'ipotesi di un malore, ha riferito il proprietario della compagnia di pullman, a meno che "esami più accurati non diano ulteriori informazioni sulla salute dell'autista". I due autisti erano professionisti esperti. Il primo aveva dieci anni d'anzianità alle spalle e il suo secondo due.

Una delle tre bambine ricoverate a Losanna in gravi condizioni è uscita dal coma artificiale.

È cosciente e in grado di conservare con i familiari.

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