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Kiev in mano all'opposizione. Yanukovich: "Colpo di Stato"

L'opposizione occupa i palazzi del potere a Kiev. Messaggio di Yanukovich in tv: "Non mi dimetto". I militari: "Fedeli al popolo, non interverremo". La testimonianza audio da Kiev di Fausto Biloslavo. DIARIO DA KIEV

Kiev in mano all'opposizione. Yanukovich: "Colpo di Stato"

Kiev è in mano all’opposizione, che ha preso il controllo del palazzo presidenziale. Il blitz è scattato quando hanno scoperto che i poliziotti anti-sommossa a guardia erano spariti. L’opposizione, ha detto Andriy Parubiy, comandante delle forze dell’opposizione a migliaia di persone a piazza dell’Indipendenza,"oggi controlla tutta Kiev visto che abbiamo preso il controllo di tutte le sedi del governo". Parubiy, secondo cui unità del ministero dell’Interno stazionate a Kiev avevano precedentemente promesso fedeltà alla opposizione, ha poi consigliato ai poliziotti che vogliono schierarsi dalla loro parte di mettere dei nastri gialli e blu, simbolo dell’opposizione ucraina, sulle loro uniformi.

"Il Parlamento di Kiev non è legittimo", tuonano i deputati orientali e meridionali ucraini fedeli al presidente Viktor Yanukovich riuniti a Charkiv, città al confine con la Russia. Lo afferma Interfax. Intanto sui media e su Twitter corre la voce che Yulia Tymoshenko è stata liberata. La notizia però viene smentita poco dopo. E Yanukovich torna a farsi vivo in tv denunciando un "colpo di Stato" e annunciando che non si dimetterà. Il presidente paragona la crisi politica nel Paese all'ascesa dei nazisti. Poi annuncia che non firmerà nessuna delle leggi approvate dal Parlamento, tra cui il provvedimento che dispone il rilascio della Tymoshenko: "Le decisioni che sono state adottate oggi sono illegittime, dovete ascoltare quello che vi dico, non intendo firmare nulla".

Le Forze Armate "restano fedeli al popolo ucraino" e non interverranno "in alcuna maniera nel conflitto politico". Lo si legge in una nota del ministero della Difesa che termina con il motto nazionalista preferito dai manifestanti: "Gloria all’Ucraina!".

Rabbia da Mosca. "L’opposizione ucraina - afferma il ministro degli Esteri Sergey Lavrov - non ha tenuto fede a nessuno degli impegni presi, ma avanza nuove richieste piegandosi a estremisti armati le cui azioni costituiscono una minaccia diretta alla sovranità della Ucraina".

Dopo la firma dell'accordo con l'opposizione Yanukovich ha raggiunto Charkiv, roccaforte dei russi duri e puri. Lo ha riferito il leader di opposizione Vitali Klitschko di fronte ai deputati in Parlamento. Si tratta di una visita ufficiale e, secondo le fonti citate dall’agenzia di stampa russa Interfax, il presidente potrebbe partecipare al congresso dei legislatori delle regioni del Sudest. Poco prima alcuni giornalisti della televisione "Kanal 5" avevano raccontato di essere riusciti ad entrare senza difficoltà nella residenza del presidente, di solito sotto alta protezione, nella periferia di Kiev. Intanto il presidente del Parlamento ucraino, Volodymyr Rybak, vicino a Yanukovych, ha rassegnato le dimissioni. Lo ha fatto dopo che diversi deputati del Partito delle regioni, al potere, avevano annunciato il loro addio alla formazione politica.

Oltre a Yanukovich la maggior parte dei ministri del governo si è dileguata. Tra loro anche il ministro dell’Interno, Vitali Zakharcenko, considerato uno dei responsabili dei sanguinosi combattimenti degli ultimi giorni a Kiev. Lo afferma Oleksandr Turcinov, ex capo dei servizi segreti e braccio destro dell’ex premier Timoshenko. La liberazione di quest'ultima era uno dei sei punti messi nero su bianco dall'opposizione.

Come riporta il Kiev Post Oleh Tiahnybok, leader del partito nazionalista ucraino Svoboda, ha detto che le elezioni presidenziali dovrebbero tenersi non più tardi del 25 maggio. La stessa richiesta è avanzata da Klitschko, uno dei leader dell'opposizione: "Noi pretendiamo elezioni anticipate entro il 25 maggio. Il parlamento deve adottare una risoluzione che esiga che Yanukovich rassegni le dimissioni". E il parlamento ha deciso di fissare al 25 maggio le elezioni presidenziali anticipate. Ma si voterà davvero? Ormai, infatti, è muro contro muro a livello politico-istituzionale. E non solo. Vedremo come andrà a finire.

Il Parlamento ucraino ha approvato con 328 voti a favore l’impeachment per il presidente Yanukovich. La sfida è lanciata.

Siamo allo scontro finale.

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