L'aumento dei fedeli della religione islamica in Europa, frutto sia dell'immigrazione di massa che di un aumento di conversioni che, il più delle volte, avvengono per il matrimonio di una donna europea con un uomo musulmano, è sotto gli occhi di tutti. Così come è sotto gli occhi di tutti l'evoluzione del terrorismo nel Vecchio Continente. Chiunque mostri scetticismo verso la sostituzione culturale europea viene etichettato come islamofobo ed è in base a questa accusa che da Bruxelles sono stati finanziati numerosi progetti per progetti legati all'Islam. In maggior misura è stato il Centro di Ricerca Europeo a elargire fondi a università e associazioni negli ultimi anni, per la precisione 17milioni di euro.
È stata l'europarlamentare Silvia Sardone a far emergere l'entità dei finanziamenti elargiti effettuando un'analisi negli storici e quel che è emerso sono milioni di euro a pioggia per progetti legati all'islamismo europeo. Un progetto coordinato dal Centro Nazionale francese di Ricerca Scientifica orientato a "mappare l'evoluzione della sharia, dalla legge rivelata al sistema giuridico", ha ottenuto 2.5milioni di euro e durerà fino al 2029. Lo studio coordinato dall'università norvegese di Bergen dal titolo "Aperture all'inclusione delle minoranze musulmane nelle democrazie di oggi", che terminerà nel 2026, ha ottenuto 2milioni di euro. Come spiega l'onorevole, ha lo scopo di "comprendere perché l'estrema destra, facendosi portavoce di un programma particolarmente contrario a musulmani e islamismo, sta avanzando". L'università di Monaco di Baviera Ludwig-Maximilians ha ottenuto un finanziamento di 2.3milioni di euro per uno studio, terminato nel 2023, dal titolo "Animali nella filosofia del mondo islamico", che "analizza valori e natura degli animali nel mondo islamico chiedendosi se provino o no emozioni".
L'università turca Bilgi di Istanbul ha ricevuto 2.3milioni di euro nel biennio 2018/2019 per coordinare lo studio "ISLAM-OPHOB-ISM" che aveva tra gli obiettivi quello di "comprendere come e perché alcuni cittadini europei generano un discorso populista e islamofobo per esprimere il loro malcontento nei confronti dell'attuale stato sociale, economico e politico". All'università di Utrecht, invece, sono andati 2.5milioni di euro per un progetto con scadenza nel 2026 dal titolo "Oltre la sharia: il ruolo del sufismo nella formazione dell'Islam". L'università di Oxford ha avuto 2.7milioni per un progetto che si concluderà nel 2027, iniziato nel 2021, per un'analisi sulla "gioventù musulmana in Europa e Regno Unito". L'università tedesca di Erfurt, invece, fino al 2029 porterà avanti uno studio dal titolo "Uno sguardo più attento all'eredità coloniale della Sharia" grazie a un finanziamento europeo di 2.5milioni.
Poi ci sono i quasi 200 mila euro per il progetto TransIslam sulla comprensione della storia passata per affrontare l'islamofobia del presente, che finirà nel 2027 e che ha come capogruppo l'Università Sapienza di Roma. L'università di Amsterdam ne ha ottenuti altri 270mila per uno studio dal titolo "Islam bianco: una nuova religione per gli europei". Questa pioggia di finanziamenti si aggiunge alla maxi erogazione da 10milioni di euro per finanziare, in una partnership di più università, "Il Corano europeo" progetto di studio del testo sacro islamico che ha come obiettivo scoprire come il Corano abbia influenzato la cultura e la religione in Europa tra il 1150 e il 1850. Dalla ricerca effettuata dal giornalista francese Pierre Chamatin, che per primo ha pubblicato la denuncia su Le Journal Du Dimanche, è emersa una presa di posizione collettiva contro questa tendenza delle istituzioni europee che, in base alla ricerca condotta dall'onorevole Sardone, si è dimostrata ben più ampia.
"Mi chiedo come sia possibile che Il Consiglio europeo della ricerca, organismo creato dalla Commissione europea e finanziato dal bilancio dell'Unione Europea, e in generale le istituzioni europee utilizzino in maniera così disinvolta i fondi pubblici per progetti discutibili", ha commentato l'onorevole Sardone, che considera "sconcertante questa attenzione anzi oserei dire ossessione per il mondo musulmano in un crescendo di attività e studi dal sapore islamista".
Si tratta di milioni di euro, spiega, "che vengono indirizzati verso attività che promuovono l'Islam, il Corano e persino la Sharia in chiave positiva" e che "non arricchiscono l'Europa ma anzi aiutano a calpestare la nostra cultura e i nostri valori".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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