Europeo U21 Con Krkic e Jeffren c’è il Messi dell’Est

«Senti sempre una gran pressione addosso quando giochi nell’Under e hai già esordito con la nazionale maggiore. Tutti pensano che dovrai fare la differenza e i difensori ti controllano ossessivamente. Ma abbiamo vinto ed è stato il mio gol a decidere». Xherdan Shaqiri si è presentato alla fase finale dell’Europeo Under 21 come protagonista assoluto con al seguito una muta di qualità che lo tallona da vicino, United, Arsenal, Juventus, Fiorentina, Lazio, Bayern Monaco e Bayer Leverkusen, tutte in fila per l’ala mancina del Basilea di origini kossovare, 8 milioni di valutazione e già praticamente carissimo a soli 19 anni. Velocità, discreto controllo della palla in corsa, potenza nel calciare con un’unica controindicazione nel fisico minuto che nel football moderno significa sempre qualche difficoltà in più a imporsi nella metà campo avversaria. Un suo gol ha deciso la partita inaugurale a favore della Svizzera che affrontava gli organizzatori della fase finale della Danimarca.
Shaqiri è fuori elenco, le decine di osservatori accorsi da tutta Europa sanno tutto di lui, come di Martin Montoya, Thiago Alcantara, Bojan Krkic e Jeffren, gente della cantera barcellonese convocati dalla Spagna. O i gioielli inglesi Chris Smalling, già un esordio in Europa league con il Fulham, e Phil Jones, bianco, 19 anni ora al Blackburn, la coppia di difensori centrali del futuro United che qui praticamente sta facendo giocare la squadra del suo prossimo decennio come l’attaccante Daniel Nii Tackie Mensah Welbeck, origini ghanesi, 1 metro e 84, ora al Sunderland.
Difficile trovare sconosciuti, il centravanti ceco Thomas Pekhart, 1 metro e 90, è stato il capocannoniere delle qualificazioni e lo ha già cartellinato il Tottenham, il portiere Tomas Vaclik, 1 metro e 88, gioca nel Viktoria Zizkov e fino a pochi mesi fa aveva una valutazione di 275mila euro, poi è entrato nella scuderia di Mino Raiola e si può immaginare che il prezzo del suo cartellino sia almeno triplicato. La super stella Vaclav Kadlec, 19 anni, giocherà ancora per poco nello Sparta Praga, è considerato il maggior talento del calcio ceco. L’Ucraina presenta addirittura il Messi dell’est e a dirlo non sono solo quelli del Dnipro, merito di quell’incedere palla al piede con gli avversari tramortiti ai lati. Yehven Konoplyanka può giocare ala, trequartista, interno di centrocampo. Tecnica, rapidità, dinamismo, 4milioni di euro la sua valutazione, sicuro partente nel mercato estivo. L’Italia è fuori, c’è però gente che gioca da noi, la Svizzera ha convocato Berardi e Daprelà del Brescia, Rossini del Sassuolo, Hochstrasser del Padova, Kasami del Palermo, e poi Didac Vilà del Milan e Victor Ruiz del Napoli sono nella rosa della Spagna. I più famosi sono il centravanti della Lazio Kozak e lo juventino Sorensen.

C’è anche un possibile arrivo, è l’ucraino Andriy Yarmolenko da tempo in orbita Milan, chiuso dalle restrizioni sugli extracomunitari. Sponsorizzatissimo da Andrij Shevchenko, gioca col 9 nella Dinamo Kiev ma può fare anche l’esterno, fisico da paura, gol a grappoli, totem della nazionale maggiore, per ora solo 5 milioni.

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