Eurosky Tower: il grattacielo di Roma sarà tutto verde

Roma non è solo archeologia, basiliche o fontane. Senza che ce ne rendiamo conto sta aggiungendo alle sue tradizionali attrattive la dimensione della modernità. Ai musei come il Maxxi di Zaha Hadid e il Macro di Odile Decq, alla Nuvola di Fuksas, si affiancano altri elementi chiaramente riconoscibili, segni metropolitani che si vedono in lontananza e danno il senso dei luoghi. Nel medioevo anche Roma era una città turrita, più tardi sono apparse le cupole e oggi ai margini del quartiere razionalista dell’Eur, verso il mare, sorgono le torri, ma ipertecnologiche.
Non è un grande albergo, ma una struttura che si apre sul cantiere in attività, il luogo prescelto da Parsitalia della famiglia romana Parnasi e Bnp Paribas per presentare lo stato dell’arte del progetto dell’Eurosky Tower che sta nascendo all'interno del business park Europarco all’Eur. «Un momento eccezionale per la città di Roma», sottolinea il direttore di AD Ettore Mocchetti, abituato a Milano dove «ci sono edifici alti, ma non per abitazioni».
Progettato all’architetto Franco Purini (cui si deve il masterplan della zona di Castellaccio), con 120 metri di altezza (la cupola di San Pietro ne misura più di 132), 28 piani residenziali, i primi tre per ufficio, tre piani tecnici e due livelli interrati per cantine e garage, è fra gli edifici per abitazioni uno dei più alti d’Italia. Un primato che riguarda le dimensioni e soprattutto la qualità dell’architettura, che adotta tecnologie modernissime di salvaguardia ambientale e risparmio energetico, a cui tanto tiene il Campidoglio. Gettate le fondamenta, oggi vi lavorano 90 persone. Tra poco saranno 120 per arrivare a 200. Il completamento è previsto entro 18-20 mesi, l’impegno finanziario supera i cento milioni di euro.
L’architetto Purini, ispirandosi alla romanissima Torre delle Milizie, disegna un edificio che ha rapporti con la memoria, ma che è proiettato nel futuro, anzi che fa vivere il futuro nel presente. Articolato in due prismi verticali di cemento armato e acciaio rivestiti in granito e collegati da due piani aerei orizzontali, è un’architettura che porta il segno dei tempi nuovi, ovviamente nel rispetto di norme antisismiche. Ma non è solo spettacolare, piuttosto stabilisce un nuovo rapporto con l’ambiente e le risorse. «Un’architettura che pensa alla sostenibilità e alla qualità della vita», secondo il sociologo Domenico De Masi, in «una città delle reti in cui la componente energetica gioca un ruolo fondamentale», per il preside di Valle Giulia Livio De Santoli.


Pannelli fotovoltaici sulle coperture, una centrale a bioconbustibili realizzata da Ecogena di Acea all’interno di Europarco che servirà tutti gli edifici, dispositivi per il recupero dell’acqua piovana e per la produzione di acqua microfiltrata, ventilazione assistita negli appartamenti con ricambio d’aria, serre in tutti i piani, raccolta differenziata pneumatica dei rifiuti, dispositivi per difendersi dai ladri, sono a servizio di tutti gli appartamenti che vanno dai 40 mq in su. Non mancano spazi comuni come sale riunioni, lavanderia e palestra. E per governare senza impazzire tutto il sistema verrà in aiuto la domotica.

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