Inchini appena accennati, sorrisi non troppo smaglianti, mani da porgere con studiata eleganza, vicinanze eccessive da evitare. Chissà quante volte ieri, l'irruento monsieur le President avrà pensato ai bei tempi in cui poteva dare dell'imbecille alla povera giornalista americana che gli poneva un'ingenua domanda sulla sua vita privata. A casa della Regina è tutt'altra cosa, il protocollo resta un osso duro. E allora via con il carosello delle regole. La Regina intanto non va neppure sfiorata e su questo punto perfino Carla è apparsa un tantino titubante. Ma è stato un attimo, poi si è subito ripresa quando è salita nella seconda carrozza reale che l'ha portata a Windsor in compagnia del principe Filippo che ha potuto apprezzare l'ottimo inglese dell'ex modella. A precederli nella carrozza di testa il presidente francese insieme alla sovrana che invece ha contato sulla conoscenza del francese di Elisabetta. Nella terza carrozza l'erede al trono Carlo con la seconda moglie Camilla. Il primo pranzo della giornata si è svolto nella sala da pranzo per le visite di Stato, più piccola di quella del banchetto serale. Il presidente era comunque riuscito a imbarazzare lo staff d Elisabetta chiedendo in anticipo la lista dei vini offerti ieri sera.
Richiesta giudicata fuori luogo dai funzionari di corte: «Anche il più fine palato francese non può restare deluso dalla gamma dei vini presenti a Windsor», hanno commentato. Sarkozy, tra laltro, è del tutto astemio.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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