«Se ci fosse il minimo segno di pericolo interverremmo immediatamente». Si tratta di rassicurare una folla e l'assessore comunale alla Sicurezza Francesco Scidone non ha usato mezzi termini ieri pomeriggio nella sede del municipio Levante di via Pinasco. All'ordine del giorno l'ex Aura, la fabbrica di cioccolata che da anni amareggia i cittadini. Perché a poco è servito il blitz dello scorso 22 febbraio da parte di polizia municipale e degli ispettori di Asl 3. Fuori sbandati e barboni è comparso l'amianto a guastare la pace e la tranquillità dei residenti che ieri pomeriggio si sono presentati in municipio presi dal panico. Tanto più dopo che la Asl 3 ha diffuso un documento che certifica la presenza di «amianto allo stato friabile», e per di più «in quantità significative». Quanto basta per far saltare sulla sedia tutta via del Commercio e far scattare lo stato di massima allerta per i cittadini. Per loro toni rassicuranti, non solo dall'assessore del municipio, Massimo Alfieri e dal presidente Francesco Carleo, ma anche dall'esperto della Asl Nicolò Fiorino che ha corretto il tiro. «L'amianto friabile c'è come in molte altre parti, ma in quel caso si trova chiuso e circoscritto e quindi non pone rischi per i nerviesi - spiega Fioroni - quando ho fatto l'ispezione dei locali non ho neanche utilizzato le protezioni perché non erano necessarie». Risposte che non hanno convinto i residenti del civico 88, adiacente alla fabbrica.
Mentre non manca chi chiede la verifica dello stato dei luoghi anche da tecnici di parte nominati dai cittadini. Mentre Scidone fa sapere di aver chiesto al curatore fallimentare dell'edificio (posto sotto sequestro da parte della magistratura) di procedere alla bonifica di tutta l'area.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.