Cronaca locale

«Expo 2015, ora servono decisioni rapide»

Moratti commissario straordinario: giallo sul decreto. Castelli smentisce l’approvazione. Bossi al sindaco: «Gestione condivisa con le Province»

Sulla gestione dell’Expo, però, non sono mancate le polemiche. «La governance duale, formula scelta dal governo per l’organizzazione dell’evento, con un comitato di organizzazione e uno di controllo, non deve però rallentare le opere. Dobbiamo essere veloci» è il monito lanciato da Diana Bracco, presidente di Assolombarda.
Il mistero sul decreto rimane: Castelli ha spiegato come per ora non ci sia un decreto legge, a breve sarà un decreto del presidente del Consiglio dei ministri a spiegare in maniera dettagliata come sarà organizzato l’evento. Resta fermo il fatto che il sistema di gestione dell’Expo sarà duplice: «Ci sarà un comitato organizzatore con un presidente - ha spiegato Castelli - ma ci sarà anche un comitato di sorveglianza che valuterà cosa fa il comitato organizzatore, un po’ sulla falsariga del sistema duale nelle società per azioni. Un sistema molto valido che potrebbe garantire da un lato, l’efficienza, l’efficacia e la rapidità degli interventi. Dall’altro la trasparenza e la garanzia che tutto venga fatto secondo le regole. Detto questo una persona che tiri le fila ci dev’essere - ha concluso il sottosegretario - Letizia Moratti ha lavorato benissimo».
Rimane da chiarire il sistema di governance duale che si vuole applicare: ieri sera, infatti, Castelli, ha dichiarato di essere stato equivocato: «avevo parlato di un sistema duale, pensando di semplificare, mi riferivo infatti all’articolo 2409 del codice civile che prevede appunto un consiglio di gestione e uno di sorveglianza. Condivido la soluzione contenuta nel testo circolato la scorsa settimana, che prevedeva un organo decisorio composto dal commissario straordinario delegato del governo e dal comitato di indirizzo, dall’altro un collegio di alta sorveglianza».
«Per l’Expo noi abbiamo bisogno di una governance che individui responsabilità precise e processi decisionali rapidi - la replica del sindaco - Non voglio entrare su temi che sarà il governo a decidere. L’Expo è stata vinta grazie a un grande gioco di squadra, ma anche grazie a processi decisionali rapidi e responsabilità precise. Penso che debba essere questa la ricetta per continuare». La Moratti non ha perso occasione per ribadire la sua «versione» del decreto, che comunque deve essere ancora pubblicato in Gazzetta Ufficiale: «Ringrazio in modo speciale il governo anche perché il decreto appena passato è puntuale e molto preciso». A dare man forte alla Moratti ci pensa Diana Bracco, presidente di Assolombarda: «Si faccia pure un comitato di garanzia di altissimo livello, ma lasciamo che le cose si muovano molto rapidamente».
L’idea di una governance di tipo duale per l’Expo «è positiva» per il presidente della Lombardia, Formigoni: «È un’idea proprio positiva - ha detto commentando le affermazioni del sottosegretario Castelli - quello che vogliamo garantire è una governance in cui siano rappresentati tutti i soggetti principali, insieme ai quali abbiamo vinto la candidatura. Il successo dell’Expo deve essere un successo di sistema».
Le polemiche non sono mancate nemmeno sul versante più pratico, cioè quello delle risorse che il decreto porta con sé: «settantacinque milioni di euro per il primo biennio - attacca il presidente della provincia Filippo Penati - sono una cifra irrisoria.

Per fare partire le cose c’è bisogno che l’Expo ritorni nelle priorità dell’agenda del governo».

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