Expo, la maggioranza non molla la poltrona

Expo, la maggioranza non molla la poltrona

Ancora scintille a palazzo Marino tra maggioranza e opposizione. Motivo del contendere, questa volta, la nomina del presidente della commissione Expo a cui il centrodestra puntava ritenendo corretto svolgere una funzione di garanzia in un tema così delicato. Visto che il sindaco Giuliano Pisapia ha già incassato la nomina a commissario straordinario, una posizione che gli consente sostanziose deroghe nel caso sia necessario abbreviare i tempi delle procedure.
Ma a vincere, alla fine è stato il pugno di ferro del centrosinistra. Che, nella seduta di ieri, ha votato come presidente il consigliere del Pd Ruggero Gabbai. All’unanimità, ma senza i voti della minoranza che per protesta è uscita dall’aula, dopo aver confermato la candidatura di Alessandro Morelli (nella foto) della Lega. Respinta come inaccettabile dal capogruppo del Pd Carmela Rozza. Come vicepresidente è stato quindi eletto un altro esponente del Pd, Francesco Mancuso. Lasciando quindi la partita dell’Expo, almeno sulla sponda palazzo Marino, interamente nelle mani della sinistra.
«Ritengo totalmente immotivato - ha detto Rozza quando l’opposizione ha abbandonato la seduta - il comportamento della minoranza in commissione». Allargando anche lo scontro. «Forse - ha aggiunto - ci dovrà essere una riflessione anche sulla commissione antimafia. Forse questa maggioranza sbaglia a volere su alcuni argomenti lavorare in accordo con l’opposizione, farebbe meglio a usare il vecchio metodo usato dal centrodestra: facciamo tutto noi perché voi non siete capaci». Da Rozza anche una precisazione sui motivi del veto su Morelli: «Come rappresentante dell’opposizione dura, non riteniamo la sua una figura di equilibrio. Rifiutiamo la sua candidatura proprio perché abbiamo rispetto del suo lavoro». Secca la replica di Morelli: «La maggioranza aveva già deciso di tenersi la commissione. Ancora una volta dimostrano che la condivisione arancione è a senso unico e - aggiunge - il riferimento di Rozza alla commissione Antimafia sembra una minaccia mafiosa». È stata «un’occasione persa dalla maggioranza - ha detto Andrea Mascaretti a nome del Pdl - di coinvolgere l’opposizione. L’Expo è una partita da giocare tutti insieme e dal punto di vista politico si continua la linea della bagarre iniziata con i contrasti fra Pisapia e Boeri».
Si è detto «onorato» dell’incarico il regista Gabbai: «È una commissione complessa e difficile, ma penso per formazione culturale e retroterra internazionale di avere un’apertura verso eventi di portata globale come Expo».

Fra le competenze presentate da Rozza per la sua candidatura, anche la conoscenza di 5 lingue (inglese, francese, spagnolo, portoghese ed ebraico). «Penso di avere l’equilibrio necessario per questa commissione. Per Expo serve qualcuno che garantisce trasparenza e legalità, Pisapia è un grande garante e questo mi dà piena fiducia».

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