Expo, la Provincia si fa da parte e con Pisapia sono scintille

I tentennamenti della Provincia erano chiari dal 22 dicembre, quando il cda dell’Expo (compreso il rappresentante di Palazzo Isimbardi) approvò il budget per l’Esposizione. Era un passaggio «necessario» ma il presidente Guidò Podestà sottolineò già allora che i soci «avranno la possibilità di esaminare in funzione di molti aspetti, per esempio l’incidenza sul Patto di stabilità degli impegni assunti e versati, quale possa essere la quota più giusta con cui partecipare».Sono seguite lettere ai soci e al governo. E ieri la Provincia ha chiuso i rubinetti: ha deciso nel 2012 non darà i circa 10 milioni previsti ma solo 2, a causa «dei vincoli di bilancio» e «del patto di stabilità» che «ci hanno imposto scelte serie e drastiche» ha spiegato Podestà. Palazzo Isimbardi scenderà al 2%.

Furiosa la reazione del sindaco Pisapia, «è una scelta inaccettabile. Non si può decidere unilateralmente di scendere: o si esce o si decide assieme». Pronta la replica di Podestà: «Ampiamente annunciato». Nessuna sorpresa per Formigoni, che lancia la caccia a nuovi soci.

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