Extracomunitari clandestini: colpevoli indulgenze

Lo stupro di gruppo di Milano, l’omicidio del barista di Besano e lo stupro di una adolescente a Bologna, presentano evidenti aspetti in comune. Tra questi la costante più obbrobriosa è rappresentata dalla sicumera con la quale si sono mossi gli aggressori.
Una sicumera che testimonia la tracotante arroganza unita alla certezza (più o meno giustificata) dell’impunità, accomuna i comportamenti di quegli extracomunitari che si rendono protagonisti di questi turpi fatti di cronaca.
Detto più chiaramente: extracomunitari presenti in Italia clandestinamente delinquono con tranquillità, a volto scoperto e anche in pieno giorno sentendosi «protetti» da una magistratura spesso indulgente e da forze politiche che, come accade nei centri di prima accoglienza, fomentano rivolte e disobbedienze.


Purtroppo il danno ormai è fatto e ognuno si deve assumere le proprie responsabilità. Ciò che si può fare ora è solo quello di stringere le maglie di una giustizia che ha consentito si allargassero a dismisura con gli effetti pratici sopra descritti.

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