F1, la Fia processa Briatore «Renault spiava McLaren»

Al centro della vicenda un tecnico passato dagli inglesi ai francesi

Non c’è pace per la F1 e non c’è pace per Alonso. Lo spagnolo va in McLaren e scoppia la spy story tra inglesi e Ferrari. Lo spagnolo medita di tornare in Renault e deflagra la spystory tra francesi e inglesi. Povero ragazzo.
Nel primo caso era la Rossa la vittima delle spiate ad opera di tecnici privi di scrupoli di entrambi i team; nel secondo, parte lesa è invece la squadra britannica in quanto un suo ingegnere, regolarmente assunto dai francesi a fine 2006, ha portato in dote troppe conoscenze. Il retroscena è il seguente: il tecnico in questione, Phil Mackereth, giunto in azienda, un bel giorno ha inserito tre dvd dentro i pc Renault ed oplà: ecco scattare il sistema di sicurezza che individua file estranei. Da qui la decisione di Briatore, subito allertato dal capo della sicurezza, di avvisare Fia, Ecclestone e la stessa McLaren. Era inizio settembre. All’epoca, Briatore disse: «Non c’è problema, abbiamo detto noi alla Fia che cosa avevamo, e sono fiducioso. Non so a che cosa si riferisca Dennis; mi sembra che lanci pietre un po’ ovunque». Ieri ha detto: «Collaboreremo con la Federazione. In questa vicenda, fin dal primo momento, abbiamo agito con la massima trasparenza sia verso la McLaren che la Fia. Continueremo così».
Fatto sta, la Fia e il presidente Max Mosley hanno deciso di mettere sotto processo il team transalpino per violazione dell’ormai famigerato articolo 151 c del codice sportivo. Quello che vieta e punisce «ogni comportamento fraudolento o lesivo degli interessi delle competizioni o dell'interesse degli sport motoristici». Trattasi, dunque, della stessa norma infranta nella vicenda McLaren-Ferrari. Secondo la Fia, che ha convocato per il 6 dicembre a Monaco la Renault e Briatore, la squadra francese sarebbe «entrata in possesso senza autorizzazione di documenti e informazioni confidenziali appartenenti alla McLaren-Mercedes». Si tratta di «disegni e dati importanti relativi alle dimensioni della monoposto McLaren... dettagli sul sistema di alimentazione, sul cambio, sul sistema di raffreddamento dell'olio, su quello di controllo idraulico, oltre a un innovativo dispositivo per le sospensioni».
Il paradosso? Mentre accade tutto questo, ispettori incaricati dalla Fia hanno terminato di perquisire lo stabilimento McLaren - come stabilito nella sentenza del 13 settembre - per controllare i progetti della monoposto 2008 e verificare che non ci siano elementi copiati dalla Ferrari. Pena il rischio di esclusione dal mondiale o una penalizzazione.


Un altro paradosso? Se la Renault venisse penalizzata per il prossimo anno, Alonso si ritroverebbe di nuovo in un team che corre a handicap. Ecco perché, da ieri, qualcuno sostiene che proprio all’ultimo, il ragazzo potrebbe dire di sì alla Red Bull.

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