F1: Gp del Giappone

Nel mondiale delle polemiche, delle BrawnGp, delle bibite energetiche camuffate da F1, naturale che i risultati in pista, interessino un tanto ma non troppo. Perché manca la Rossa e perché i tifosi sono stanchi di gare schizofreniche. Così il Gran premio del Giappone va in archivio con la consapevolezza che il rush finale sarà fra Button e Barrichello, con il brasiliano che ha rosicchiato un punticino, e il tedesco Vettel a credere ancor di più nell’aggancio dopo aver dominato la gara. Quanto alla Ferrari, Kimi Raikkonen continua a raschiare il fondo del barile rosso e avanti così riuscirà nell’impresa di farsi quasi rimpiangere. Quarto è un gran risultato, dati i tempi e visto Hamilton terzo che spinge la McLaren sempre più vicina in classifica costruttori. Ancora problemi per Giancarlo Fisichella; se non altro, l’italica bandiera è stata sventolata da Trulli, secondo con la Toyota. Ma il vero campione, ieri, s’aggirava fuori pista: Felipe Massa. Vuole correre entro fine stagione (il 18 in Brasile o il 1° novembre ad Abu Dhabi). La Rossa ha chiesto e ottenuto l’ok Fia per un test.

Felipe arriva oggi a Maranello. A lui serve per accelerare i tempi, visto Alonso che incombe. A lei serve per provare a contenere la rimonta McLaren. Se l’uno e l’altra dovessero farcela, sarebbe la prima cosa bella di un mondiale da buttar via.

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