Fabbrica di documenti falsi nella stamperia di Colonna

Le patenti e le carte di circolazione servivano a riciclare auto rubate

Quattro cittadini romeni, Miron Ionut di 33 anni, Marian Faghiura di 44, Cristian Ostafe di 34 e Stefan Catalin Turtureanu di 27, sono stati arrestati dalla Polstrada di Amaro (Udine) per fabbricazione di documenti falsi e furto e riciclaggio di auto di alta gamma risultate rubate. L’operazione, cominciata nell’agosto del 2003, ha portato anche alla denuncia di 409 persone, al sequestro di 379 autovetture e all’individuazione di uno smercio di oltre 3mila documenti falsi prodotti in una stamperia clandestina a Colonna, nell’hinterland di Roma.
È stato accertato che l’organizzazione era in grado di produrre una sessantina di documenti falsi al mese e nell’arco temporale individuato, il sodalizio criminale ha smerciato clandestinamente circa 3.100 tra patenti di guida, assicurazioni, carte d’identità e altri documenti. «È stata un’indagine complessa che ha permesso di smantellare un’insidiosa banda composta unicamente da romeni - ha spiegato il comandante della Polizia stradale di Udine, Giuseppe Stornello -. Questi criminali si garantivano la mobilità sul territorio con l’impiego di documenti falsi o rubati che consentivano di passare inosservati anche a un posto di blocco».
Tale organizzazione, avente base operativa a Roma e in alcuni comuni limitrofi, era dedita al riciclaggio di autovetture di alta gamma, successivamente destinate al mercato clandestino della Romania, nonchè alla produzione di falsa documentazione identificativa e di circolazione.

In particolare riproducevano carte d’identità italiane, romene e moldave, patenti di guida italiane e romene, addirittura procure speciali per condurre veicoli nazionali o dichiarazioni di assunzioni lavorative presso ditte italiane. La stamperia della banda era ubicata in un’abitazione in località Colonna, dove venivano prodotte tutte le carte false.

Commenti
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica