Cronache

Il fallimento delle tariffe fisse e del taxi collettivo

Taxi collettivo, nuove tariffe fisse e un aumento dell'8% del costo delle corse. A sentire l'assessore comunale Francesco Scidone sono queste le novità attualmente all'attenzione di Palazzo Tursi per quanto riguarda il trasporto taxi genovese. Ma su quale situazione si andrebbero a innestare? Abbiamo provato a capirlo.
Partiamo dal taxi collettivo, l'idea all'apparenza più coreografica e moderna ma di cui si parla almeno da dieci anni. «È un capitolo dolente: bella cosa in teoria ma già naufragata in passato», conferma Valter Centenaro, presidente della cooperativa Radio Taxi, che spiega: «Noi comunque, nonostante lo scetticismo, ci siamo da tempo resi disponibili con l'amministrazione comunale per la sperimentazione ma i tassametri intelligenti stanno marcendo da chissà quando chissà dove. Sembra proprio che prevalga la politica degli annunci su quella dei fatti».
Non va meglio se si parla del costo delle corse: per i tassisti è troppo basso, per i consumatori è già fin troppo alto, di fatto è bloccato dall'autunno 2005. E la richiesta di un aumento dell'8% ha scatenato una bagarre e si è fermata in consiglio comunale.
Va molto peggio se si tocca il tasto delle tariffe fisse: a Genova ne esiste già una, quella che copre il collegamento dalle stazioni ferroviarie di Brignole e Principe all'aeroporto Cristoforo Colombo, ma nessuno si è mai affannato a pubblicizzarla. «Non l'abbiamo mai applicata», confessano anzi candidamente i tassisti in attesa di clienti in centro città, mentre un cartello in bella vista, alle loro spalle, illustra i dettagli dell’«offerta». E così quanto stabilito con Delibera Comunale 0032/2007 del 23/10/2006 è da tempo lettera morta. Ma come è possibile? La risposta è la più semplice e disarmante: le tariffe convenzionate, che pure hanno l'indubbio vantaggio di valere a prescindere dal traffico, sono più care di quelle non convenzionate. Basta fare due calcoli, tabelle alla mano, per rendersene conto.
Per comodità consideriamo un taxi con tre passeggeri che viaggi di giorno feriale senza bagagli, non incappando così in alcuna maggiorazione: la tariffa fissa, infatti, viene proprio calcolata su un minimo di tre passeggeri e anche a tariffario normale il tre è il numero più alto di persone che permette ancora di non pagare supplementi. Con la convenzione muoversi dall'aeroporto ha un costo di 7 euro a persona per un totale di 21 euro se la destinazione è la stazione di Genova Principe e di 8 euro a persona per un totale di 24 euro se la destinazione è Genova Brignole. Senza la convenzione gli stessi viaggi, considerati in linea teorica ossia senza gli intoppi del traffico e applicando il tariffario in vigore, costano dai 12 ai 15 euro (compreso il cosiddetto «supplemento aeroporto» di 2.50 euro) e raggiungono i 20-25 euro a seconda delle condizioni di viabilità. Lo scarto tra le due opzioni tariffarie insomma può arrivare addirittura a dieci euro. E sale naturalmente se a bordo ci sono quattro o più persone: mentre la tariffazione fissa è infatti a testa, quella normale è a viaggio con il risultato che, laddove normalmente vale il detto del «più si è meglio è», a Genova il Comune si è speso affinché valesse il principio del «più si è meglio è... per il tassista».
La cooperativa Radio Taxi non nega il paradosso e, anzi, ammette attraverso Valter Centenaro: «Dire che la convenzione per e dall'aeroporto è limitata è un eufemismo: era nata come una sorta di tariffa semi-collettiva per incentivare questo tipo di trasporto ma non ha avuto successo». Resta solo da sperare che le nuove tariffe fisse non siano della stessa specie. «Non credo - rassicura sempre il Presidente dei tassisti - ultimamente si sono ipotizzate soluzioni simili a quelle delle altre grandi città in grado di dare delle certezze alla clientela con un costo davvero fisso e conveniente anche contro il malcostume, bisogna dirlo, di chi ritocca il tassametro.

E nel pacchetto che contiene l'aumento dell'8% c'è già un aiuto per alcune fasce di utenza come quella delle famiglie che dall'aeroporto devo recarsi al Gaslini per cure».

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