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Fallisce sequestro di un’imprenditrice L’auto dei rapitori rimane in panne

Sequestrata per 6 ore e ritrovata in autostrada legata e imbavagliata. Una storia ancora tutta da decifrare quella di Antonietta Capacchione, 31 anni, amministratrice delegata di una azienda che si occupa di edilizia con sede a Eboli. Ed è proprio nella cittadina Salernitana, che questa vicenda ha avuto inizio, ieri mattina intorno alle 10. La donna è uscita da casa per andare in azienda. Ma lungo il tragitto- racconta lei- è stata intercettata e sequestrata da 4 o 5 uomini, probabilmente dell'est Europa. L'auto della giovane imprenditrice, è stata tamponata da un'altra vettura, condotta da una donna slava. Sembrava un normale incidente stradale, invece appena la Capacchione si è avvicinata alla sua investitrice per lo scambio di generalità è stata circondata dagli uomini, anch'essi di origine slava, che l'hanno sequestrata.
La sua insolita assenza è stata notata in azienda e a ha subito insospettito i suoi familiari, abituati alla sua puntualita sul lavoro. Molte volte hanno provato a contattare la manager ma il cellulare suonava a vuoto. Quindi la decisione del padre di denunciare la scomparsa ai carabinieri.
Sempre stando alla versione della vittima, la macchina in cui era rinchiusa ha imboccato prima l'autostrada per Napoli e successivamente per Roma ma durante il tragitto, sarebbe finita la benzina e i sequestratori a questo punto l’avrebbero liberata. «Mi hanno picchiata e rapinata di poche centinaia di euro», ha raccontato agli investigatori la Capacchione.
È stato lontano dalla Campania che la vicenda ha avuto il suo lieto fine, a Pontecorvo, nel Frusinate, lungo l’Autosole.

L'ha trovata una pattuglia della polizia stradale.

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