Falsi medici e farmacisti, venti denunce

Oltre venti persone denunciate, chiusi cinque studi dentistici, un laboratorio radiologico, un centro di masso kinesiterapia e un deposito clandestino di farmaci, con relativo sequestro di attrezzature e medicinali per oltre 3 milioni e mezzo di euro. È il bilancio di una serie di operazioni del Nucleo antisofisticazione dei carabinieri a Robecco, Bresso, Magenta, Corsico e Monza che hanno evidenziato come il commercio di farmaci e l’esercizio abusivo, o quanto meno irregolare, della professione medica non sia solo appannaggio dei «praticoni» cinesi.
Si inizia il 3 giugno a Robecco sul Naviglio dove i militari hanno scovato uno studio odontoiatrico con tanto di direttore sanitario e due odontotecnici/assistenti alla poltrona. Stessa sorte a Milano per il direttore sanitario e un odontotecnico, legale responsabile della struttura, ritenuti responsabili di agevolazione e concorso fra loro nell’esercizio abusivo della professione sanitaria. Nella circostanza è stata sequestrata attrezzatura medica per un valore complessivo di circa euro 300mila euro.
Il 17 giugno a Bresso e il 24 a Magenta sono finiti altri due direttori sanitari e due odontotecnici, improvvisatosi odontoiatri. Anche qui i militari hanno posto i sigilli a due «riuniti» e ad un locale adibito abusivamente a laboratorio con annesse apparecchiature per un valore complessivo di circa 800mila euro. Ancora a Monza, appena il giorno dopo, gli accertamenti hanno portato al deferimento del legale responsabile, con la qualifica di odontotecnico, in concorso con il direttore sanitario ed il figlio di questi, per il reato di esercizio abusivo della professione sanitaria dato che l’odontotecnico, con il consenso del direttore sanitario, svolgeva mansioni di medico odontoiatra ed igienista dentale. Anche qui il Nas ha provveduto a sequestrare l’intera struttura composta per un valore complessivo di circa euro 500mila euro.
Non solo dentisti ma anche radiologi: i carabinieri a luglio hanno scoperto a Corsico un centro fuori norma gestito dal solito direttore sanitario compiacente, un’impiegata e un medico, ritenuti responsabili, in concorso tra loro, di esercizio abusivo della professione sanitaria e per questo denunciati e per questo deferiti all’autorità giudiziaria.
Gli accertamenti effettuati in un deposito all’ingrosso di specialità medicinali in provincia ha consentito invece di denunciare sei persone per aver effettuato operazioni di stoccaggio e confezionamento di medicinali senza autorizzazione dell’Agenzia italiana del farmaco. Sono stati sequestrati 130mila chili di materie prime farmaceutiche, per un valore complessivo di circa un milione e mezzo di euro.


A Varese in seguito ad accertamenti in un centro di masso kinesiterapia è stato denunciato il titolare ritenuto responsabile dell’esercizio abusivo della professione sanitaria, per aver esercitato l’attività in mancanza dei previsti titoli abilitativi e in locali risultati non autorizzati per mancanza della dichiarazione d’inizio attività. Sequestrato l’ambulatorio con annesse attrezzature, del valore complessivo di circa euro 300mila euro, e contestate sanzioni amministrative per 15mila euro.

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