La famiglia romiti entra nel capitale di Sabatini

Intesa tra le due famiglie per la crescita di Sabatini Spa e del marchio Longhi: l’iniziale accordo prevede l’ingresso di Polluce 1 nel capitale di Sabatini con una quota iniziale del 18%

La famiglia romiti entra nel capitale di Sabatini

Sabatini di Peccioli (PI), azienda specializzata nella realizzazione di capi di alta qualità sartoriale, e Polluce 1 , società finanziaria della famiglia Romiti, hanno siglato un accordo per il rilancio e il potenziamento dell’abbigliamento sartoriale Made in Tuscany.

L’operazione si è conclusa oggi sotto la regia di Pentar come advisor dell’intesa e grazie alla cooperazione di Fidi Toscana . L’iniziale accordo prevede l’ingresso di Polluce 1 nel capitale di Sabatini con una quota iniziale del 18%.

Le famiglie Sabatini e Romiti hanno voluto investire sul territorio toscano, mosse da un forte credo verso i valori di italianità, uniti all’alta qualità delle produzioni di abbigliamento e accessori. “La nostra filosofia – afferma Maurizio Romiti – è investire in realtà caratterizzate da grande tradizione, valorizzando i marchi storici di alta gamma italiani. Aziende come questa rappresentano una ricchezza per l’intero patrimonio industriale italiano.

L’intesa prevede un’alleanza volta a potenziare l’azienda attraverso una rete di imprese d’eccellenza, con valori ed esperienze sinergiche.” L’alleanza porterà nel portafoglio marchi della Sabatini anche i marchi Longhi, storico brand di abbigliamento e pelletteria nato nel 1932, sinonimo di lusso e qualità maschili, e Twin. Obiettivo dell’accordo è la crescita industriale e la valorizzazione del marchio in ambito nazionale e internazionale.

Grazie a questa nuova acquisizione Sabatini punta allo sviluppo sui mercati emergenti, oltre che al rafforzamento delle posizioni negli Stati Uniti e negli altri paesi oltreoceano. “Con questo accordo, conclude Landa Sabatini, Presidente dell’azienda toscana - puntiamo al rafforzamento sui mercati internazionali. La nostra realtà già molto solida con 39 milioni di ricavi nel 2010 e quasi 45 milioni nel corrente anno, ha saputo conquistare un indiscusso posizionamento nell’abbigliamento di prestigio, anche in termini di qualità.

Di fronte a un mercato in continua evoluzione, la sfida è ora quella di un’ulteriore crescita della nostra impresa. Credo che il binomio offra le migliori garanzie perché questa sfida possa essere affrontata con successo”.

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