«Per fare impianti da sci, la Regione paga una società in liquidazione»

«Per fare impianti da sci, la Regione paga una società in liquidazione»

Un finanziamento per una società in via di liquidazione. Così la Regione Liguria ha pensato di aiutare il comune di Santo Stefano d’Aveto per la riqualificazione e il potenziamento degli impianti sciistici della Valle. Il tutto emerge grazie ad una interrogazione presentata dai consiglieri regionali di Forza Italia Matteo Rosso e Gino Garibaldi che si erano rivolti all’assessore all’ambiente Franco Zunino per chiedere su quali basi il comune di Santo Stefano era riuscito ad ottenere dalla Regione un contributo a fondo perduto.
L’interrogazione era nata anche a seguito di alcune anomalie giuridiche ravvisate dai due consiglieri ed evidenziate nella loro interrogazione, in cui si fa anche riferimento alla possibilità che vi possa essere una revoca dello stesso finanziamento e che, comunque, in una situazione di questo profilo, si rischiasse di non riuscire a completare i lavori di ampliamento e ristrutturazione degli impianti previsti entro il 31 dicembre: «Zunino non solo è stato evasivo nella risposta- commentano Rosso e Garibaldi- ma rimanda la gestione del finanziamento alla PromoProvincia Genova srl». «Peccato che- proseguono i consiglieri azzurri- la PromoProvincia risulti come società in stato di amministrazione controllata a causa di una situazione di grave dissesto finanziario e quindi destinata presto a cessare ogni sua attività».
Come dire che i 3 milioni di euro di soldi pubblici potrebbero essere stati «buttati» in un contenitore vuoto: «A questo punto ci domandiamo - proseguono- che fine farà questo finanziamento e soprattutto non si capisce perché sugli aspetti tecnici della questione (società chiamata a realizzare l’opera, prospettive e tempi di realizzazione ndr) avremmo preferito che si fossero esposti l’assessore ai trasporti o alle infrastrutture e non quello all’ambiente».


La situazione finanziaria di PromoProvincia è stata anche al centro di una interrogazione presentata in consiglio provinciale da Massimo Pernigotti della Lista Biasotti che ha chiesto lumi alla giunta Repetto sulla situazione della società che deve ancora saldare debiti con i fornitori relativi al 2006.

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