Dieci giorni ai saldi: forse gli ultimi a Roma con le regole di sempre. Quelle da più parti contestate, messe sulla «graticola» da associazioni di categoria e dei consumatori alla vigilia di ogni partenza. Tempi, modalità, condizioni dacquisto così come sono potrebbero essere modificate entro lanno dal Campidoglio che, a fine novembre, ha riunito una commissione ad hoc. E di cambiamenti avverte lesigenza anche lassessorato alle Piccole e medie imprese del Lazio. Dice lassessore Francesco De Angelis: «Dobbiamo fare in modo che le vendite di fine stagione rafforzino e stimolino i consumi». E chiarisce: «Scartiamo da subito lipotesi di una liberalizzazione che, in pratica, significherebbe abolirli». Insomma. Il taglio del nastro è fissato nella regione per il 13 gennaio. I negozianti, questa volta, potranno protrarre gli sconti per sei settimane anzichè quattro. E nella Capitale sarà facoltativa lapertura domenicale il 14 e 21 gennaio. Unoccasione ulteriore per far salire ancora la febbre dello shopping, tiepida a inizio del mese scorso, ma poi cresciuto nella seconda metà, con lavvicinarsi delle Feste. «La stagione degli acquisti - spiega Roberto Polidori, di Federabbigliamento - è partita con ritardo. Nel nostro settore complici soprattutto le alte temperature che non hanno fatto scattare la corsa al rinnovo del guardaroba. Quindi la lenta ripresa». Secondo Confcommercio, dei 5 miliardi di euro di volume daffari nazionale previsto per i saldi, alla fetta romana ne andrà circa il 6 per cento». Attesa per il via ai saldi anche nelle altre province del Lazio. Oggi riunione generale dellAscom locale al comune di Rieti per organizzare la stagione e tracciare un bilancio dellandamento delle ultime vendite. «Il fatturato - afferma Giovanni Bernardinetti, presidente dellassociazione dei commercianti - ha tenuto durante le festività natalizie per quanto riguarda gli incassi anche se il numero dei clienti risulta in calo. Evidentemente in molti stanno attendendo i saldi per potersi lanciare negli acquisti». Per la maggiore sono andati gli articoli elettronici e informatici, in calo labbigliamento. Vendite natalizie sotto le aspettative a Latina. «Ci attendiamo un buon recupero coi saldi in arrivo - dice Italo Di Cocco, a capo della Confcommercio - perchè purtroppo il periodo festivo ha fatto registrare un consistente invenduto che i colleghi sperano di recuperare». Lassociazione è pronta a siglare per il secondo anno l'intesa con i consumatori «saldi chiari», che prevede una serie di regole di trasparenza nei negozi che aderiranno. A Viterbo molti negozianti stanno già preparando la merce da esporre nelle vetrine. «Confidiamo in un incremento delle vendite - dice il presidente Confcommercio Viterbo Vincenzo Peperallo - anche perchè abbiamo già assistito a una ripresa degli acquisti durante il periodo natalizio».
Il timore di tutti? Che qualcuno faccia il «furbo». Ovvero: saldi «mascherati» che anticipano la data davvio ufficiale, ma anche articoli di magazzino spacciati come nuovi, prezzi non chiari e non realmente diminuiti della percentuale esposta. «Serve una nuova legge - afferma ancora lassessore De Angelis -. Basta pensare che per un piccolo negozio e un grande centro commerciale, la contravvenzione prevista per il non rispetto delle regole è la stessa. Mille euro costituiscono un danno grave per unimpresa di piccole dimensioni, ma sono una briciola per una grande catena».
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