Da Feliciano a Lenine a Lopez i mille colori dell’«altro mondo»

La grande estate musicale milanese, che tanto ha dato agli appassionati, a fine luglio ha chiuso per ferie. Nell’assordante silenzio di agosto è rimasto solo il Festival latinoamericando che, dal 21 giugno al 26 agosto appunto, ha raccontato le mille screziature colorate del Sudamerica e dintorni. Un tuffo a trecentosessanta gradi che - senza dimenticare la qualità - ha dato soddisfazione ad ogni pubblico, passando dal jazz al ballo più scatenato.

Una bella manifestazione, che si è aperta con il toccante omaggio al re Compay Segund,o celebrato dai figli Salvador e Basilio con un’orchestra di 45 elementi, e ha inanellato brillanti show come quello del sempreverde José Feliciano, del prodigioso chitarrista brasiliano Lenine (di cui è appena uscito uno splendido doppio cd acustico)passando per «l’inventore del mambo» Cachao Lopez e le sonorità leggere e tendenti al pop di Paulina Rubio e Sergent Garcia. Una rassegna meritoria e di grande successo non solo per i tanti stranieri, ma anche e soprattutto per i milanesi.

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