Cronache

Fermata dei bus alla capitale della «rumenta»

Il problema dell'organizzazione dell'afflusso dei turisti in città non è sicuramente di facile gestione. Il problema della gestione dei rifiuti nel centro storico è addirittura più difficile. Se le soluzioni ai due problemi vengono faticosamente trovate, tanto di cappello. Quando, però, le soluzioni ai due problemi combaciano, si crea un ulteriore problema: un danno di immagine per Genova, che, dismessi i panni di Capitale Europea della Cultura, potrebbe facilmente diventare, agli occhi degli ignari turisti, Capitale della spazzatura e della puzza.
Lo spettacolo va in scena in piazza Caricamento, dove si fermano ogni giorno decine o centinaia di pullman turistici. L'apposito spiazzo previsto dal Comune per far scendere i passeggeri, che si recano in visita al Porto Antico o all'Acquario, funziona. I pullman, ma anche gli scuolabus, ordinatamente si fermano e ripartono. Peccato che esattamente lì è stata posizionata una quantità rilevante di cassonetti dell'Amiu e per la raccolta differenziata di carta e vetro. Per cercare di mimetizzare questa non gradita ed ingombrante presenza sono stati installati, come in altre zone della città, degli appositi pannelli che racchiudono a malapena i contenitori. Ma queste installazioni, grazie al riparo che offrono dagli occhi indiscreti, vengono sempre più «confuse» ed utilizzate come vespasiani. Il risultato, con il caldo di questi giorni, è facilmente immaginabile. I turisti vengono fatti scendere in un luogo che, tra spazzatura e urina, risulta decisamente sgradevole e oltremodo puzzolente.

La domenica, poi, si raggiunge il disastro: i dipendenti Amiu non lavorano, la spazzatura si accumula ben oltre l'altezza dei pannelli «mimetici» e i pullman dei turisti.

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