Saranno donne semplici e ruspanti, vivranno pure della vita di cortile, ma lo sguardo ce l'hanno affilato. Sanno vedere lontano. E hanno memoria d'elefante. Ecco perché le irresistibili «sciure» dei Legnanesi se la ridono di chi le ha sempre guardate dall'alto in basso. Oggi, giunte al sessantesimo anno di vita artistica e conseguenti successi - alla vigilia dell'arrivo sulla piazza milanese del loro ultimo show - tutte loro soffiano energicamente sulle candeline e quel che si sente, con un po' di immaginazione, è un sonoro «tié». A chi? Lo spiega Antonio Provasio, alias «la Teresa», leader della compagnia, erede di Felice Musazzi e rigoroso cultore dei testi e delle invenzioni del «maestro». «A quelli che - spiega orgoglioso - già negli anni Settanta, scrivevano sui giornali: ma questi Legnanesi come fanno a parlare ancora dei cortili, con il mondo così cambiato? Bene, sono passati più di trent'anni e siamo ancora qui. Evidentemente, i signori non capivano che i Legnanesi non parlano solo di cortili». Dopo tanti successi, non c'è spazio per la rivincita, solo per la soddisfazione: 60 anni in una grande rivista - questo il semplice ed efficace titolo dello show in cartellone al Teatro Smeraldo dal 30 dicembre all'8 febbraio - è una ricchissima messa in scena dei numeri e delle storie più belle della storica compagnia: un greatest hits infarcito di scenografie sontuose (8 cambi di scena), 3 numeri di ballo, 130 costumi («tutti di tessuti costosi, rigorosamente made in Italy», specifica Enrico Dalceri alias la Mabilia) e chicche per appassionati: ad esempio, la rivelazione che i gioielli indossati dalla Mabilia nel numero dedicato a Wanda Osiris sono proprio quelli originali, venduti a suo tempo da Wandissima, accesa fan dei Legnanesi, alla compagnia. Lo show prevede l'immancabile cortile - con la sciantosa Mabilia, la grezza Teresa e quel sempliciotto del Giovanni (Luigi Campisi) a troneggiarvi - ma anche ambientazioni da gran varietà, con ballerini di fila e «sciccoserie» varie. Nel primo tempo, oltre alla dedica alla Osiris, i Legnanesi flirtano con l'opera: la famiglia Colombo va alla Scala, con tutti gli equivoci del caso. Nella seconda parte dello show, Mabilia farà la Marilyn Monroe e canterà il suo amore per i diamanti, dopodiché si narrerà dell'atteso arrivo in cortile della Filippa, una parente d'America. I Colombo stanno tirando la cinghia (la crisi c'è anche per loro), e sperano che la "sciura" a stelle e strisce porti qualche soldo. Non sarà così, ovviamente. «Ci sarà spazio anche per l'attualità - spiega Provasio - Parleremo della vendita di organi e, perché no, ci leveremo anche qualche sassolino satirico dalla scarpa: in politica, qualche battutina da destra a sinistra, da Berlusconi a Fassino, da Rosy Bindi a Brunetta». I Legnanesi, dunque restano in teatro e ci sono le cifre a dirlo: per loro si parla di centosettanta date all'anno. Senza contare il successo di Casa Colombo, la sit-com su Antenna 3 (giovedì 18 l'ultima puntata): «Ci hanno già chiesto il bis - rivela Provasio - ma non abbiamo ancora detto sì. Lavoriamo come dei pazzi». El laurà, per l'appunto.
Al Teatro Smeraldo
dal 30 dicembre all'8 febbraio
ore 20.45
Info 02.02.29.00.
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