Festa dell’Unità, i Ds vendono anche le mazurke

Marta Cerruti

Una mazurka a 3 euro, un valzer a 5, una polka a 7. Festa dell’Unità, per la serie: «Dobbiamo ammortizzare le spese», signore e signori tutti in pista, ma si paga. Lo avevano già detto il giorno prima, i Ds: «Abbiamo investito un milione di euro, per rientrare e guadagnare qualcosa speriamo di vendere quintali di cibo». Il giorno dopo l’hanno pensata meglio ancora: tassare il ballo liscio, che è poi la maggiore attrazione. «Le cifre sono irrisorie - si giustifica Roberto Adorno, responsabile della sezione spettacoli della Festa -, e ci hanno permesso di ospitare band di un certo livello e di allestire una struttura che assomiglia in tutto e per tutto a una balera». Il dubbio che i genovesi boicotteranno l’evento non li ha sfiorati.
Del resto, questa edizione 2006 sembra in tutto e per tutto voler mettere alla prova gli affezionati della kermesse. «Anche quest’anno proponiamo un ampio ventaglio di occasioni con cui ci rivolgiamo a tutte le fasce di popolazione» conclude compiaciuto Michele La Torre il responsabile organizzativo, dopo che è stato illustrato il programma degli spettacoli e dei concerti. Ma non è mica vero, a guardar bene il cartellone. Su 25 serate, da stasera al 17 settembre, nemmeno un guru della canzone di sinistra, tanto per cominciare. Francesco Guccini quello della Locomotiva, per dire: non pervenuto. E Ivano Fossati, che pure nel ’96 cantò l’inno dell’Ulivo, dieci anni dopo non sarà qui a festeggiare la pure scarna vittoria elettorale dell’Unione. In generale, poche sono le star. C’è Maurizio Crozza il 15, è vero, ma non vale perché è genovese. Ci sono Marco Masini, Dolcenera e gli Africa United il 9, il 13 e il 14.
Gli altri nomi sono noti soprattutto ai giovani: i Delirium, che suoneranno venerdì 25 agosto, Giuliano Palma & The Blubeaters che si esibiranno il 4 settembre, gli Afterhours il 7, i Mondo Marcio il 10, Simone Cristicchi l’11. Nomi non tutti conosciuti al grande pubblico, specie se over 40, e che certo non possono competere con i big della scorsa edizione. E va bene, de gustibus non disputandum est, ma vero è che personaggi come Roberto Vecchioni, Antonello Venditti ed Elio e le Storie Tese, solo alcuni dei protagonisti della Festa dell’Unità 2005, fanno già parte della storia della musica leggera italiana. Compagni e visitatori se ne faranno una ragione, non fosse altro che gran parte degli spettacoli sono gratuiti, almeno quelli, da Dolcenera ai Delirium ai Mondo Marcio.
Alle giovani promesse della musica è dedicato lo spazio «Central Park»: organizzato dalla sezione «Sinistra Giovanile», ospiterà, in totale, più di 80 tra band e cantanti, almeno due concerti diversi a serata e vari generi musicali, dall’hip-hop al reggae, dal rock allo ska. Grazie alla collaborazione di alcune scuole di musica genovesi e alla partecipazione gratuita dei gruppi, i concerti saranno a ingresso libero. Gratuiti anche gli spettacoli per bambini. «Piazzetta Gianni Rodari», ovvero l’area riservata ai piccoli visitatori, «è cresciuta di anno in anno divenendo grande» commenta soddisfatto Maurizio Oliveri, direttore artistico dell’Associazione Culturale Eureka, curatrice dei laboratori e degli spettacoli per bimbi. Le alternative tra cui scegliere sono tante: rappresentazioni teatrali, “clownerie”, spettacoli di burattini, racconti, letture e laboratori artistici.
Novità dell’edizione 2006 il teatro di prosa. Osa l’organizzazione proponendo un unico spettacolo, mercoledì 6, ma di quelli «impegnati». Si tratta de «I Demoni», tratto dall’omonimo romanzo di Dostoevskij, spettacolo a cura del Teatro del Canovaccio, già presentato quest’estate al Festival Lunaria, tenutosi a Genova in Piazza San Matteo. Spazio, infine, alla solidarietà con il progetto «Missione Sudan».

La onlus «Creativi della Notte, Music for Peace» raccoglierà generi alimentari, materiale didattico e sanitario per le popolazioni del Darfour. Stasera si parte, la sfida al notoriamente parco portafogli dei genovesi può cominciare.

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